Edilizia scolastica: pacchetto semplificazioni del ministro Bussetti

Lo schema di accordo annunciato il 31 luglio dal Miur

Le principali novità annunciate dal ministro dell’Istruzione Marco Bussetti per realizzare le semplificazioni riguardano l’individuazione delle risorse da destinare specificatamente e a fondo perduto alla progettazione di interventi di edilizia scolastica, l’erogazione diretta agli enti locali di tutti i fondi gestiti dal Miur per gli interventi di edilizia scolastica della programmazione 2018-2020, la gradualità delle scadenze per l’aggiudicazione degli appalti in base all’importo in gara e al tipo di intervento, l’impegno a proporre norme ad hoc per velocizzare la costruzione delle scuole innovative, un’accelerazione all’attuazione dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica ed infine un nuovo criterio finalizzato a ripartire i fondi 2018-2020 tra le varie regioni.

Edilizia scolastica, regioni efficienti non più penalizzate

Il documento del ministro, evidenzia i punti critici del rapporto tra lo Stato e gli enti locali. Per questo motivo, si focalizza sul diverso grado di efficienza degli uffici tecnici incaricati ad attuare i programmi di edilizia scolastica, a livello regionale, cercando di smontare il sistema che pone sullo stesso livello le regioni efficienti e non puntuali. Sul documento viene previsto: “in caso di ritardi da parte delle regioni nella presentazione dei piani regionali, ovvero nella rettifica o modifica degli stessi, il ministro dell’Istruzione, al fine di velocizzare le procedure, si impegna a dare seguito ai piani regolarmente e tempestivamente pervenuti, rinviando a successivi provvedimenti o autorizzazioni, nelle finestre temporali individuate preventivamente a inizio anno, i piani pervenuti in ritardo”.

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Edilizia scolastica, termini di aggiudicazione differenziati

Il ministero, occupandosi dei tempi di attuazione dei progetti, cerca di smussare il principio per cui tutti i progetti sono uguali davanti alla burocrazia e che, di conseguenza, la stessa scadenza venga applicata ad un intervento di ritinteggiatura così come ad un intervento di demolizione e ricostruzione. Nel documento si legge che il Miur: “si impegna a individuare termini differenziati per l’aggiudicazione dei lavori da parte degli enti locali”, in relazione agli importi a base di gara, ai livelli di progettazione e al tipo di intervento, attraverso la previsione di un’eventuale proroga di 18 mesi per quanto riguarda gli interventi di nuova costruzione. Il Miur avanza la proposta che prevede 180 giorni per i progetti esecutivi, 270 per i progetti definitivi e 365 per quelli di fattibilità, a decorrere dalla pubblicazione del decreto.

Edilizia scolastica, attuazione dell’anagrafe

Il Miur, in merito all’attuazione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, propone una successione di scadenze: la più vicina è quella del 15 settembre (riferita al trasferimento dell’anagrafe del ministero alle anagrafi delle regioni) e la più lontana nel tempo è quella del 28 febbraio 2019 (riferita al trasferimento di informazioni dalle anagrafi regionali al sistema nazionale). Inoltre, prevede l’obbligatorietà di precisare i “codici edificio corrispondenti alla classificazione dell’Anagrafe” in ogni procedura di edilizia scolastica.

Edilizia scolastica, nuovo criterio ripartizione fondi

Sono quattro gli elementi che il Miur prende in considerazione: numero degli studenti, che attribuisce 43 punti su 100, numero degli edifici, (42 punti), zona sismica (10 punti) e grado di affollamento (5 punti). Mentre il punteggio sulla localizzazione in zona sismica viene ripartito con un peso del 40% alle zone 1 (rappresentate da quelle di massimo rischio sismico), 30% per le zone 2, 20 % per le zone 3 e 10% per le zone 4. Lo schema di accordo prevede, per il futuro, l’opzione di considerare l’aspetto del dissesto idrogeologico e la “capacità di spesa nell’ambito regionale di riferimento nelle precedenti programmazioni”.

Edilizia scolastica, erogazione risorse Miur ad enti locali

Il primo punto delle misure indicate nello schema di accordo, prevede che le risorse a disposizione del Miur “sono erogate agli enti locali direttamente o tramite l’Istituto di delegazione del pagamento”. Tali erogazioni saranno effettuate a step: 20% a titolo di anticipo “al momento del finanziamento”, 40% alla sottoscrizione del contratto di appalto con l’impresa aggiudicataria e successivamente in base allo stato di avanzamento dei lavori fino al raggiungimento del 90% del costo dell’intervento. L’ultima rata del 10% verrà erogata nel momento in cui sarà presentato il collaudo.

Edilizia scolastica, le risorse per finanziare le progettazioni

Per dimostrare l’attenzione rivolta alle complessità che incontrano gli enti locali nel redigere i progetti, è stato previsto un fondo progetti, destinato all’edilizia scolastica che risponde all’impegno assunto dal Miur “a individuare risorse da destinare specificamente e a fondo perduto alla progettazione di interventi per l’edilizia scolastica.

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Redazione Tecnica

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