In questa torrida estate di decreti, il Decreto crescita non è l’unico ad esser stato pubblicato in Gazzetta.
Parliamo oggi di un altro importante provvedimento, ovvero il Programma di recupero degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Riparto delle annualità 2019-2024. Di fatto è il DM 16 maggio 2019, quello con cui si ripartiscono i fondi delle risorse del Piano Casa.
Edilizia residenziale pubblica, quali novità?
Il fondo sarà di importo pari a 22.480.752 di euro, e sarà spartito tra le Regioni per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (annualità 2019-2024).
Ricordate? Tutto era iniziato con Renzi e il suo “Piano casa” (DL 47/2014, convertito nella Legge 80/2014), un vero e proprio provvedimento volto al miglioramento delle condizioni dell’edilizia residenziale pubblica, con la realizzazione di nuovi alloggi popolari e il recupero di quelli esistenti.
Il programma stilato dall’ex premier era formato da due macro-progetti:
– la realizzazione di lavori di lieve entità;
– l’esecuzione di interventi più pesanti di ripristino e manutenzione straordinaria.
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Grazie al Decreto 97/2015 si erano selezionati i criteri per la formulazione del programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. In tal proposito si era eseguita una primaria ripartizione delle risorse. È con il Decreto 12 ottobre 2015 che invece si erano definite le modalità di assegnazione e trasferimento delle risorse relative al programma, e poi ripartite le risorse destinate agli interventi di maggior peso per gli anni dal 2014 al 2024.
Sono proprio queste risorse ad aver subito rimodulazione tramite il DM 16 maggio 2019 pubblicato in Gazzetta lo scorso 1° luglio.
Come si ripartiscono le risorse?
La Lombardia (circa 4 milioni di euro), ottiene la quota maggiore di risorse. A seguire la Campania (circa 2,5 milioni di euro), il Lazio (circa 2,3 milioni di euro) e la Sicilia (2,1 milioni di euro).
Vediamo i dettagli riportati nella seguente tabella:
Per un quadro completo del decreto scarica la Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2019, n.152
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