DL Infrastrutture: OK a emendamenti per sbloccare opere incompiute, migliorare il monitoraggio e semplificare iter autorizzativi

Commissari straordinari per interventi strategici, potenziamento del sistema MGO, semplificazioni VIA e nuove misure per il Ponte sullo Stretto: le novità

Via libera a nuove misure per accelerare la realizzazione di infrastrutture strategiche, grazie a un tavolo tecnico per le opere incompiute, a commissari straordinari, al potenziamento del monitoraggio e a semplificazioni per le Valutazione di Impatto Ambientale VIA.

Il Decreto Legge Infrastrutture (decreto-legge 21 maggio 2025, n. 73) ha ricevuto l’approvazione di un pacchetto di emendamenti da parte delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, con l’obiettivo di accelerare la realizzazione delle infrastrutture strategiche del Paese. Per essere definitivamente convertito in legge il DL dovrà ottenere il sì del Senato entro il 21 luglio. Vediamo alcune delle misure approvate.

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Gli appalti pubblici 2025 dopo il decreto correttivo

Il volume illustra le numerose e importanti novità introdotte dal decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 31.12.2024, n. 209. Il decreto modifica circa il 34% degli articoli del Codice, e introduce nuovi allegati. In particolare, il correttivo interviene su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche e CCNL, digitalizzazione, qualificazione delle stazioni appaltanti, revisione prezzi, consorzi, tutela MPMI, fase esecutiva del contratto di appalto, Partenariato pubblico-privato, Collegi consultivi tecnici. Il provvedimento rappresenta uno strumento di ulteriore razionalizzazione e semplificazione della disciplina recata dal vigente codice dei contratti pubblici, che tiene conto delle principali esi- genze rappresentate dagli stakeholders del settore, nonché delle richieste, presentate in sede europea, di modifica e integrazione di alcuni istituti giuridici, al fine di risolvere le procedure di infrazione ancora pendenti. Il correttivo intende altresì recepire le principali affermazioni giurisprudenziali formatisi all’indomani dell’efficacia del D.Lgs. 36/2023, assicurando, in tal modo, una uniforme applicazione dei principi e delle norme. La trattazione privilegia un’impostazione pratico-operativa, con schede di sintesi delle principali novità per ogni argomento.Alessandro MassariAvvocato amministrativista, Direttore della Rivista Appalti&Contratti online e mensile. Docente e autore di numerose monografie in materia di appalti pubblici. Coordinatore scientifico dei Master in contrattualistica pubblica organizzati da Formazione Maggioli.

 

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Tavolo tecnico per il recupero delle opere incompiute

È stato approvato un emendamento che istituisce un tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per potenziare il monitoraggio delle opere pubbliche incompiute. Questo organismo avrà il compito di individuare le opere da completare con priorità, definire percorsi per migliorare i processi di monitoraggio e identificare le principali criticità che ne impediscono la realizzazione, con l’obiettivo ultimo di sbloccare i cantieri fermi.

L’attenzione sarà, in particolare, a tutte quelle opere rimaste incompiute per svariati motivi (mancanza di fondi, problemi tecnici, nuove normative, fallimento dell’impresa appaltatrice o disinteresse del gestore), ma anche a quelle che, seppur compiute, non sono ancora fruibili dalla collettività a causa del non rispetto dei requisiti di progetto. Al tavolo tecnico siederanno rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del ministero dell’Economia e delle Finanze, e rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome.

Commissari straordinari per opere strategiche

Tra le misure approvate, è prevista la nomina di commissari straordinari per accelerare la realizzazione di opere strategiche. Questi commissari, individuati tra il personale ANAS, opereranno senza nuovi oneri per la finanza pubblica, sbloccando interventi di primaria importanza per i territori con deficit infrastrutturali.

Gli interventi includono: il nuovo Ponte dell’Olla (strategico per la provincia di Cuneo, Piemonte, e il traffico transfrontaliero); la Variante alla S.S. 16 tra Bari-Mungivacca e Mola di Bari (Puglia); e l’adeguamento funzionale e messa in sicurezza della S.S. 100 (Puglia). La necessità di ricorrere a figure commissariali deriva dall’urgenza e indifferibilità di queste opere, la cui complessità e impatto socio-economico richiedono procedure accelerate rispetto alla disciplina ordinaria.

Potenziamento del Sistema di Monitoraggio Grandi Opere (MGO)

Un emendamento al DL Infrastrutture ha inoltre stanziato fondi specifici per ottimizzare il Sistema di Monitoraggio Grandi Opere (MGO), che già oggi consente il controllo della filiera economica, dei contratti e dei flussi finanziari relativi alle grandi opere (la supervisione è affidata al ministero dell’Interno, al Comitato di Coordinamento per l’Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari , alla Direzione Investigativa Antimafia e ad altri enti competenti).

Il Sistema MGO, che è in continua espansione e che quindi necessita di costanti aggiornamenti ed efficientamenti – rafforza la tracciabilità finanziaria delle opere pubbliche, permettendo di monitorare automaticamente tutti i movimenti finanziari dei soggetti coinvolti nei progetti strategici .

Semplificazione della VIA per opere di difesa nazionale

È stata introdotta una misura di semplificazione in materia di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per i progetti infrastrutturali aventi quale unico obiettivo la difesa nazionale. In particolare, si prevedono tempi ridotti a 30 giorni per l’adozione del decreto del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con cui si esonerano dalla VIA i progetti di difesa nazionale.

Ponte sullo Stretto: qualificate le stazioni appaltanti

Nell’ambito della ripresa dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina, l’emendamento prevede che la società Stretto di Messina S.p.A. sia inserita di diritto nell’elenco delle stazioni appaltanti qualificate, così come avvenuto per realtà come la Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 S.p.A. e Giubileo 2025 S.p.A..

Questa semplificazione consente alla società di operare quale stazione appaltante nella fase di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici funzionali all’espletamento delle attività e dei compiti alla stessa assegnati, e di procedere con maggiore celerità allo svolgimento delle attività necessarie per la realizzazione del Ponte.

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Redazione Tecnica

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