Dissesto idrogeologico dopo l’alluvione? Per trovare soldi il Governo usa una corsia preferenziale

Il dissesto idrogeologico è la nostra bestia nera. O una delle. Il Governo sta cercando di muoversi in modo concreto per risolvere il problema. Ecco i contenuti del Piano nazionale 2014-2020 per la sicurezza nelle città e aree metropolitane.

Un miliardo e 63 milioni di euro per 69 interventi contro il dissesto idrogeologico per la sicurezza nelle città metropolitane in altre città delle regioni a statuto speciale: è il pacchetto di interventi mirati a ridurre il rischio allagamenti e frane nelle più grandi città italiane e nelle rispettive aree metropolitane, presentato da #Italiasicura, task force del Governo. Quali sono le prime città? Roma, Milano, Napoli, Torino, Bari, Firenze, Bologna, Genova, Reggio Calabria, e per Cagliari, Messina, Palermo e Catania.

Il Piano contro il dissesto idrogeologico prevede un finanziamento da 590 milioni di euro chiesto alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) da ottenere attraverso una corsia preferenziale e sostenuto dalla garanzia dei 110 milioni di euro stanziati dal DL Sblocca Italia. Insieme ad altre risorse già stanziate, il totale è di 1.063,65 milioni di euro.

Entro il 4 dicembre 2014 tutte le Regioni dovranno presentare a Palazzo Chigi gli elenchi di opere e interventi con una scala di priorità definita dal livello di pericolosità e validata dalle Autorità di bacino e dalla Protezione Civile.

Questi fondi avvieranno il primo stralcio del Piano nazionale 2014-2020 contro il dissesto idrogeologico ma complessivamente, per l’intero territorio nazionale, nel periodo 2014-2020, è previsto un investimento di 9 miliardi di euro.

Redazione Tecnica

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