Dal 1 gennaio 2014 i Professionisti saranno obbligati a utilizzare il POS (Point of Sale). La conferma è arrivata ieri con la pubblicazione del decreto sviluppo bis sul supplemento ordinario n. 208 alla Gazzetta ufficiale n. 294 del 18 dicembre 2012. Tutto è stato deciso nell’ottica di accrescere la quantità di pagamenti in moneta elettronica, attraverso mezzi elettronici, e diminuire quelli in contanti per combattere l’evasione fiscale.
I professionisti dovranno rispettare questo obbligo: gli studi devono dotarsi di POS, apparecchiatura che permetterà di leggere e accettare pagamenti tramite carte di debito (bancomat) accreditando l’importo direttamente in conto corrente, senza utilizzare denaro in contanti.
A decorrere dal primo giorno del 2014, quindi, il professionista non può rifiutarsi di accettare il pagamento della propria parcella da parte di un cliente tramite moneta elettronica.
Si possono utilizzare anche le carte di credito e le carte prepagate: in alternativa al bancomat i professionisti dovranno infatti accettarle se l’onere a loro carico non è superiore a quello applicato per le carte di debito.
Il d.lgs 231/2007 impose il divieto di trasferire denaro contante o titoli al portatore per somme maggiori o uguali a 1.000 euro. L’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici viene introdotto come una misura per contrastare l’evasione fiscale, grazie alla limitazione dell’utilizzo dei contanti.
I dettagli non sono ancora stati forniti, ma rimandati a un decreto interministeriale che stabilirà modalità, termini di pagamento ed eventuali importi minimi (con ogni probabilità 50 euro). Lo stesso decreto introdurrà probabilmente l’obbligo di accettare ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche attraverso tecnologie mobili.
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