Decreto rilancio, dov’è finito il pacchetto Appalti?

Cestinata la sezione del dl che avrebbe accelerato gli appalti in corso e quelli da bandire nel prossimo anno. Sparite anche altre misure sulla liquidità alle imprese e tutte le richieste di Anac

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Almeno un colpo di scena ci voleva in questi giorni di “ansia” e attesa per questo decreto rilancio. Tutte le misure preannunciate in merito ai bonus fiscali per l’edilizia e i 600 euro per i professionisti sono state, con qualche minima variazione, mantenute all’interno del testo approvato dal Consiglio dei Ministri. Sul tema abbiamo realizzato un “riassuntone”:
>> Decreto rilancio, tutte le novità per edilizia e professionisti

Il colpo di scena riguarda gli Appalti. Cancellato dal testo il punto che avrebbe dovuto a rilanciare anche questi, snellendo le procedure per tutti gli appalti in corso e quelli da bandire nel prossimo anno. Ma mancano all’appello anche le misure per consentire alle imprese di avere liquidità, come l’incremento dell’anticipazione (dal 20% al 30%) o il dimezzamento della cauzione provvisoria per l’aggiudicataria. Infine è sparita la proposta dell’Anac per il pagamento alle imprese di tutte le lavorazioni effettuate fino a quel momento in cantiere.

Dove sono finiti tutti questi provvedimenti e le richieste di Anac?

Decreto rilancio, dov’è finito il pacchetto Appalti?

In realtà nella bozza del decreto non si legge più nemmeno l’idea lanciata per rendere subito spendibili le risorse di Ferrovie e Anas indicati nei rispettivi aggiornamenti dei contratti di programma, e che ancora attendono il perfezionamento: l’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2017-2021 parte investimenti tra il Mit e Rfi Spa e l’aggiornamento 2018-2019 del contratto di programma 2016-2020 dell’Anas.

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La misura è destinata a imprese subappaltatrici e subfornitrici che hanno risentito del fallimento di main contractor di appalti pubblici che, entrati in difficoltà, hanno interrotto i lavori e i pagamenti ai propri fornitori e mandanti. La relazione che accompagna il testo spiega che a fronte di una disponibilità iniziale di 45 milioni, sono state presentate domande per 82 milioni. Quindi i fondi previsti dal testo del decreto rilancio, nella sua ultima veste, dovrebbero coprire la domanda complessiva.

Contributi Anac

Stazioni appaltanti e imprese saranno esonerati fino a dicembre dal versamento dei contributi ad Anac. La sospensione vale per «per tutte le procedure di gara avviate dalla data di entrata in vigore della presente norma e fino al 31 dicembre 2020».

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Appalti veloci e semplici, nuova strategia nel vademecum Anac

Assegnazione degli appalti senza pubblicazione dei bandi di gara, tempi ridotti per la presentazione delle offerte, autodichiarazioni e controlli ex post. Le idee per tagliare i tempi degli appalti, forse “bandite” dal decreto rilancio, ma comunque molto interessanti oltre la logica dell’emergenza di questi giorni.
>> Leggi qui l’articolo e il vademecum Anac

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L’e-book, aggiornato al DPCM 11 giugno 2020, , si propone come un vero e proprio vademecum completo per orientare il lettore nel nuovo contesto giuridico e normativo di riferimento.Esso si propone di illustrare, con esempi pratici ed estrema chiarezza, quali sono le procedure di sicurezza che ciascuna impresa deve porre in essere in relazione al proprio settore merceologico di riferimento.Vengono illustrate le modalità per procedere alla sanificazione dei locali e quelle per la semplice pulizia o disinfezione; vengono esaminate le regole di sicurezza negli appalti e per gli uffici, per le imprese commerciali e turistiche, per i pubblici esercizi e per gli stabilimenti balneari, per i trasporti e per le scuole.In dettaglio, nelle oltre 250 pagine di questo manuale, sono analizzate le procedure e le modalità di gestione in sicurezza delle seguenti attività:- Aziende- Uffici- Cantieri- Palestre e Piscine- Commercio al dettaglio (negozi, boutique, ecc.)- Servizi alla persona (parrucchieri, estetisti)- Logistica, corrieri e trasporto pubblico- Turismo- Alberghi e strutture ricettive- Scuole- Ristoranti e attività di somministrazione di cibo e bevande- Attività ricreative di balneazione e in spiaggia- Strutture ricettive all’aria aperta- Rifugi alpini- Circoli culturali e ricreativi- Cinema e spettacoli- Strutture termali e centri benessere- Guide turistiche- Congressi e grandi eventi fieristici- Sale giochi e discotecheVengono poi trattati i temi della tutela infortunistica che l’Inail assicura per i casi di infezione da Covid-19 ed ancora quali sono le agevolazioni fiscali ed i crediti d’imposta previsti per la sanificazione dei locali e per l’acquisto dei vari dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, ecc.).Questa guida rappresenta l’ideale complemento ed integrazione dell’e-book di Moretti-Ballardini, sempre edito da Maggioli – indirizzato a chi vuole porre la propria azienda e la propria attività nelle condizioni di gestire in sicurezza la propria attività.Pierpaolo MasciocchiAvvocato, Direttore del Settore Sicurezza sul lavoro di Confcommercio e componente della Commissione consultiva del Ministero del Lavoro.

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Foto: iStock/kparis

Redazione Tecnica

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