Il 31 dicembre 2024, nella Gazzetta Ufficiale n. 305, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209, recante “Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36”. Le nuove disposizioni, approvate dal Consiglio dei Ministri n. 109 del 23 dicembre 2024, sono entrate in vigore lo stesso giorno della pubblicazione.
Questo intervento normativo integra e modifica il Codice dei contratti pubblici che ricordiamo essere entrato in vigore nel 2023.
Vediamo di seguito alcune delle novità introdotte, tra le quali la modifica delle soglie per l’obbligo di utilizzo del BIM nelle gare pubbliche. A fine articolo è possibile scaricare gratuitamente l’elenco degli articoli e degli allegati del D.Lgs. 36/2023 che subiscono modifiche, introdotte dal D.Lgs. 209/2024.
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Indice
Le principali modifiche introdotte dal Correttivo Appalti
Il Decreto introduce importanti modifiche mirate a migliorare la gestione e la trasparenza delle procedure di appalto pubblico, tra cui:
- digitalizzazione dei contratti pubblici: viene incentivata l’adozione del fascicolo virtuale degli operatori economici, semplificando il caricamento dei dati nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (art.11 che introduce modifiche all’articolo 35 del D.Lgs. 36/2023);
- definizione dei compiti delle stazioni appaltanti e dei RUP: sono chiarite le responsabilità in merito alla gestione del processo di gara (art. 75 che introduce modifiche all’Allegato I.2 del D.Lgs. 36/2023).
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BIM: soglie aggiornate per l’obbligo di utilizzo
Tra le modifiche introdotte dal Decreto Correttivo c’è la revisione delle soglie per l’obbligo di utilizzo del BIM (Building Information Modeling), uno strumento fondamentale per la progettazione digitale e la gestione dei lavori pubblici.
L’obbligo di adottare il BIM passa da una soglia di gara di 1 milione di euro a 2 milioni di euro, si legge all’articolo 15 che introduce modifiche all’articolo 43 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36: “A decorrere dallo gennaio 2025, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti adottano metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni per la progettazione e la realizzazione di opere di nuova costruzione e per gli interventi su costruzioni esistenti con stima del costo presunto dei lavori di importo superiore a 2 milioni di euro ovvero alla soglia dell’articolo 14, comma 1, lettera a), in caso di interventi su edifici di cui
all’articolo 10, comma 1, del codice dei beni culturali, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42″.
Inoltre, come già avevamo anticipato, con il Correttivo Appalti, l’Allegato I.9 del Codice dei Contratti (Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36) subisce modifiche e introduce così cambiamenti nell’adozione dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni (BIM).
Per gli interventi su edifici classificati come beni culturali, l’obbligo di BIM scatta solo per lavori che raggiungono la soglia comunitaria di 5.538.000 euro.
Gli articoli e gli allegati del Codice che subiscono modifiche con il Correttivo Appalti
Gli articoli del D.Lgs. 36/2023 che subiscono modifiche introdotte dal D.Lgs. 209/2024 sono 72. In allegato l’elenco degli articoli modificati dal Decreto Correttivo, questo elenco include anche articoli abrogati e nuovi articoli introdotti.
Nel Correttivo per ciascun articolo modificato, sono dettagliate le modifiche apportate al Codice.
Gli allegati del D.Lgs. 36/2023 che subiscono modifiche introdotte dal D.Lgs. 209/2024 sono 23. In allegato l’elenco degli allegati modificati dal Decreto Correttivo, questo elenco include anche allegati aggiunti e sostituiti.
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