Nel 2023, l’Italia ha registrato un notevole incremento nella domanda di laureati in ingegneria, con circa 117mila ingegneri assunti, un aumento di quasi 5mila rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle assunzioni si è concentrata nel settore industriale, che da solo ha visto 44.300 nuove posizioni.
Nonostante la crescente richiesta di competenze ingegneristiche, il rapporto evidenzia un significativo mismatch tra domanda e offerta, rendendo difficile il completamento del 60% delle assunzioni previste.
Vediamo nel dettaglio cosa è emerso dal rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
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Indice
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Ingegneri civili e architetti + 13,2% rispetto al 2022
L’industria continua a dimostrarsi il principale settore di impiego per gli ingegneri, con un aumento del 9,4% nella richiesta di profili ingegneristici rispetto al 2022.
Tuttavia, vi è stata una diminuzione del 9% nella domanda nel settore dell’informazione.
Gli ingegneri civili e architetti hanno visto una crescita del 13,2%, spinti dagli investimenti nel settore delle costruzioni e dalle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Altri settori in crescita includono l’ingegneria biomedica e gestionale, che stanno diventando sempre più popolari tra i giovani universitari.
In aumento la richiesta nelle regioni del centro Italia e del meridione
A livello regionale, la domanda di ingegneri è cresciuta nel Centro e Sud Italia, mentre è diminuita nel Nord, particolarmente nel Nord-Est, dove la richiesta per i profili elettronici e informatici ha visto un calo significativo.
Questo fenomeno può essere attribuito alle variazioni degli investimenti collegati al PNRR, che hanno favorito le regioni centrali e meridionali tanto che il numero di assunzioni di ingegneri civili ed architetti è aumentato in quelle regioni del 28,6% in un solo anno.
Disponibilità di laureati che non soddisfa la domanda
La grande varietà di settori che richiedono competenze ingegneristiche testimonia la versatilità e l’adattabilità di questi professionisti alle mutevoli esigenze del mercato.
Le aziende richiedono sempre più una preparazione di base solida, che permetta di affrontare sfide moderne come la digitalizzazione, l’efficientamento energetico e la gestione economica.
La domanda di ingegneri in Italia supera l’offerta disponibile, con le imprese che trovano difficoltà nel coprire circa il 60% delle posizioni aperte. La ricerca di profili nel settore elettronico e dell’informazione è particolarmente ardua, con il 65% di queste assunzioni considerate difficili. Al contrario, la situazione è meno critica per gli ingegneri biomedici e gestionali, dove le difficoltà di assunzione scendono sotto il 50%.
Il rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri segnala anche un aumento marcato nella richiesta di ingegneri energetici e meccanici, spinta dalle iniziative del PNRR legate alla transizione energetica, ma limitata dalla scarsità di candidati.
Dal comunicato stampa a cura di Antonio Felici, capo Ufficio Stampa Consiglio Nazionale degli Ingegneri
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