Il provvedimento, recante disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici, interessa tre tematiche rilevanti per l’edilizia, ovvero: bonifica dei siti contaminati e le autorizzazioni per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, Superbonus e crediti fiscali non utilizzati.
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Vediamo di seguito cosa prevede il decreto nelle specifiche materie e quali sono state le valutazioni espresse dall’ANCE in merito.
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Bonifica siti contaminati e autorizzazioni recupero e smaltimento rifiuti
Come spiegato nel Dossier del Servizio Studi del Senato, l’articolo 22 stabilisce che le Regioni possono conferire, con legge, le funzioni amministrative in materia di bonifiche e di rifiuti, agli enti locali. La disposizione in esame è stata introdotta, nel provvedimento d’urgenza in esame, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 160 del 24 aprile 2023, relativamente al tema del riparto delle competenze per la bonifica dei siti contaminati.
A tal proposito ANCE ha espresso una valutazione positiva perché risolve una problematica relativa alla delega delle funzioni amministrative in materia ambientale, sorta all’indomani della sentenza n. 160/2023 della Corte costituzionale, che rischiava di compromettere fortemente i processi di risanamento dei suoli e di rigenerazione urbana nonché, inevitabilmente, quelli sulle opere del PNRR.
Inoltre, come auspicato dall’ANCE, il provvedimento tiene conto anche delle buone prassi che si sono consolidate a livello regionale in questi anni e, infatti, fa salve tutte quelle disposizioni già adottate dalle Regioni alla data di entrata in vigore del decreto-legge 104/2023, ed aventi ad oggetto proprio la delega delle menzionate funzioni amministrative.
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Superbonus
L’articolo 24 proroga il termine per avvalersi della detrazione al 110 per cento al 31 dicembre 2023 per gli interventi realizzati sugli edifici unifamiliari.
ANCE si è espressa favorevolmente in virtù delle delle difficoltà relative all’ultimazione degli interventi, causate da diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei carburanti.
Tuttavia, per l’associazione occorre prorogare il Superbonus fino al 30 giugno 2024, per i Condomini, relativamente ad interventi già avviati al 17 febbraio 2023 per i quali continuano ad essere ammesse le opzioni per la cessione del credito o sconto in fattura, a condizione che, al 31 dicembre 2023, sia realizzato almeno il 30% dell’intervento complessivo.
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Crediti fiscali non utilizzati e sanzione
L’articolo 25 introduce l’obbligo di comunicazione della non utilizzabilità del credito, previsto per determinati interventi in materia edilizia ed energetica, per l’ultimo cessionario del credito non ancora utilizzato, laddove tale credito risulti non più utilizzabile per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo previsti dalla legge, introducendo altresì una sanzione nel caso di mancato assolvimento del sopra descritto obbligo.
Per ANCE il nuovo adempimento desta criticità sia per il ristretto arco temporale di invio della comunicazione (30 giorni dalla conoscenza dell’impossibilità di utilizzo), sia per la previsione di una sanzione di 100 euro correlata alla mancata trasmissione della stessa.
L’associazione non è d’accordo con l’imposizione di una sanzione, poco giustificata in quanto connessa all’adempimento di un obbligo introdotto per esigenze di monitoraggio dell’Amministrazione finanziaria dell’ammontare dei crediti d’imposta rimasti in capo alle imprese e oramai inutilizzabili da parte di queste ultime.
Per ANCE occorre inoltre un Provvedimento attuativo l’Agenzia delle Entrate che vada a chiarire le modalità per l’invio della comunicazione e la natura dei crediti interessati.
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