Versare i contributi minimi Inarcassa in sei rate, la scadenza per richiederlo

Anche quest’anno architetti e ingegneri possono versare i contributi minimi Inarcassa in sei rate bimestrali (anziché due semestrali), ma bisogna richiederlo in fretta. Ecco come e quando

Inarcassa (Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti) ha confermato che anche per il 2025 sarà possibile versare i contributi minimi in sei rate bimestrali, anziché in due semestrali. Non ci saranno interessi dilatori.

Tutti gli architetti e gli ingegneri interessati, inclusi i pensionati, dovranno fare richiesta entro venerdì 31 gennaio 2025. La richiesta va fatta esclusivamente per via telematica, tramite l’apposita funzione disponibile alla voce “Agevolazioni” di Inarcassa On line.

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Il pagamento delle rate potrà avvenire solo attraverso disposizione permanente di bonifico (SDD – SEPA Direct Debit, la modalità di versamento che ha sostituito il vecchio RID e che semplifica le operazioni bancarie evitando di dimenticare le scadenze) dal proprio conto corrente bancario. L’IBAN andrà comunicato in fase di richiesta.

Indice

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Prontuario generale dell’edilizia

Il Prontuario generale dell’edilizia è un vero vademecum della complessa e articolata materia delle costruzioni edilizie. Analizza tutte le maggiori opere di edilizia residenziale e non residenziale, comprese le varie procedure necessarie alla realizzazione degli interventi, codificate da schede operative di facile consultazione. Il Prontuario è aggiornato alla legge 24 luglio 2024, n. 105, recante conversione, con modificazioni, del decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica”. Il volume è organizzato per argomenti, mediante schede operative, all’interno delle quali sono trattate tutte le indicazioni e le informazioni utili alla gestione procedurale di ciascuna attività, al fine di porre il tecni- co nella condizione di poter disporre delle migliori indicazioni necessarie a garantire la completa copertura delle problematiche che sarà chiamato ad affrontare nell’assolvi- mento del suo incarico. Le schede operative di ogni singolo intervento edilizio riportano: • Descrizione dell’intervento (dettagliata nei particolari basilari); • Scheda tecnica (titolo edilizio occorrente, vincoli e quant’altro necessario);• Legislazione di riferimento (relativa all’intervento da realizzare);• Giurisprudenza (massimata relativa alle opere di intervento);• Allegati essenziali (necessari per la richiesta, la realizzazione e il suo utilizzo).Mario Di NicolaArchitetto, ha operato negli Uffici Tecnici di Ente Locale, nei settori Edilizia e Urbanistica; ha redatto numerosi piani urbanistici e progetti di opere pubbliche. È, altresì, noto autore di molteplici pubblicazioni in materia.

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Deroga al contributo minimo Inarcassa

Ricordiamo che tutti gli anni – dal 2014, anno in cui è stata approvata la norma – Inarcassa dà la possibilità di derogare all’obbligo della contribuzione minima soggettiva (per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell’arco della vita lavorativa). Pertanto, chi prevede di conseguire nel 2024 un reddito professionale inferiore al minimo contributivo, pari a 18.586,00 euro, può non versare il contributo soggettivo minimo.

Questi professionisti possono quindi presentare online una dichiarazione (entro e non oltre il 31 maggio di ogni anno), non versare il contributo minimo soggettivo e pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre. Il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità vanno comunque versati entro il 30 giugno e il 30 settembre.

La domanda (che anche in questo caso va presentata esclusivamente in via telematica) può essere fatta anche da chi ha in corso la rateizzazione bimestrale dei contributi minimi: il piano di rateizzazione decadrà, le rate già versate andranno in compensazione con il contributo integrativo e il contributo di maternità, e l’importo residuo, se dovuto, andrà corrisposto al 30 settembre.

Nel corso dell’anno di deroga restano garantiti i servizi di assistenza (maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti) così come la possibilità di presentare domanda di riscatto (laurea, servizio militare, periodi di lavoro all’estero) o di ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.

Specifichiamo però che la deroga determina la diminuzione dell’anzianità contributiva utile alla pensione, che viene riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato per l’annualità interessata.

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Redazione Tecnica

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