Contributi a fondo perduto per rottamare stufe, caldaie e camini: bandi in 4 Regioni

Finanziati sia gli acquisti di nuovi prodotti della stessa tipologia ma più efficienti, sia la sostituzione degli impianti a biomasse con pompe di calore, anche in abbinamento ai collettori solari. Interessate Emilia Romagna, Lazio, Campania e Friuli.

Lisa De Simone 12/09/24
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Autunno alle porte, almeno dal punto di vista del calendario, e tornano i bandi per ridurre l’uso delle biomasse più inquinanti. Sono diverse le Regioni che in questo scorcio d’anno hanno aperto o riaperto i bandi per la concessione di contributi a fondo perduto per chi decide di rottamare camini, stufe e caldaie.

Sono finanziati sia gli acquisti di nuovi prodotti della stessa tipologia ma più efficienti e con un minor livello di emissioni, sia la sostituzione degli impianti a biomasse con pompe di calore, anche in abbinamento ai collettori solari. Ecco la lista dei bandi aperti e di quelli di prossima apertura. Interessate quattro Regioni: Emilia Romagna, Lazio, Campania e Friuli.

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Impianti e contributi

In tutti i casi i bandi regionali sono riservati a chi ha chiesto o intende chiedere al GSE i contributi del Conto Termico 2.0 per la sostituzione dei vecchi impianti. L’impianto sostituito deve necessariamente essere un generatore alimentato a biomasse (legna, pellet o cippato), con classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle, su una classificazione fino a 5 stelle. In alcuni casi è incentivata anche la sostituzione degli impianti a gasolio con nuovi impianti a biomassa o con pompe di calore, come previsto dalle regole del GSE.

Per ottenere il contributo regionale è sempre necessario dimostrare di avere ottenuto il contributo relativo al Conto Termico 2.0, allegando alla domanda la relativa scheda-contratto. I contributi regionali vengono erogati a sportello fino a esaurimento dei fondi disponibili secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Lazio: contributi anche per collettori solari

Il “bando caldaie” della Regione Lazio è invece riservato ai cittadini di Roma e dei Comuni con il maggior livello di inquinamento atmosferico che fanno parte della provincia e della Valle del Sacco. Possono fare richiesta non solo i privati ma anche i condomini per gli impianti comuni.

Per il bando è previsto un fondo di tre milioni di euro. Il contributo regionale è pari al 50% dell’importo erogato dal Conto Termico. In questo caso i fondi possono coprire anche le spese per l’installazione di collettori solari termici quando questi sono accessori all’impianto di riscaldamento. La domanda deve essere presentata mediante la piattaforma GeCoWEB Plus.

Campania: fino a due domande per ciascun interessato

Anche in questa Regione il contributo viene concesso a integrazione del contributo del GSE. L’importo varia in funzione delle tipologie di impianto installato:

  • caldaia a biomassa: fino a 5.000 euro;
  • pompe di calore: fino a 6.000 euro;
  • termocamini e termostufe: fino a 4.000 euro;
  • stufa a pellet: fino a 2.000 euro.

Ciascun interessato può presentare fino a due domande. Per le richieste è necessario utilizzare il servizio digitale messo a disposizione sul Catalogo dei Servizi digitali di Regione Campania.

Emilia-Romagna fino a 8.000 euro per passare a nuove caldaie a legna

La Regione ha rifinanziato la misura con un nuovo fondo di 19 milioni di euro. L’ammontare del  contributo varia in funzione delle tipologie di impianto installato, ma in questo caso sono privilegiate le caldaie a legna.

Possibile infatti ottenere un massimo di 8.000 euro in caso di acquisto di caldaia a legna, 7.000 euro per la caldaia pellet, e 6.000 euro per le pompe di calore. Previsto invece un finanziamento fino a 3.000 euro in caso di sostituzione di una stufa a pellet con un’altra più efficiente a 5 stelle. Le domande possono essere presentate fino al prossimo 31 dicembre sulla pagina dedicata.

Friuli: domande a partire da ottobre

Aprirà invece il prossimo 3 ottobre 2024 il nuovo bando del Friuli per la dismissione di generatori di calore per il riscaldamento domestico a biomasse legnose e il contestuale acquisto di pompe di calore o generatori a biomassa con una classe di qualità superiore. Per le domande sarà aperto un canale ad hoc sul sito della Regione.

I fondi possono essere richiesti solo per la casa di residenza. Sono ammesse a contributo le spese sostenute dal 1°ottobre 2023 fino al giorno precedente alla presentazione della domanda. L’ammontare varia a seconda delle zone e va dai 2.000 euro per stufe e camini ai 4.000 euro per caldaie per le pompe di calore. Il bando chiuderà il 4 novembre.

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