È stato presentato un emendamento alla Camera che propone la costituzione un “catasto del consumo di suolo” come modifica al disegno di legge sul consumo del suolo. Al centro del dibattito la necessità di fare più pianificazione negli ambiti urbanistici e di fare interventi di ristrutturazione urbanistica e di rinnovo edilizio. Alla base di tutto, quindi, il principio di riuso del suolo. Proposta: l’introduzione di regimi fiscali agevolati. Ma vediamo i dettagli.
L’emendamento è stato presentato nelle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera per migliorare il testo base del disegno di legge sul consumo del suolo. L’intento è quello di “disciplinare l’introduzione nei comuni del catasto degli usi del suolo” che sarebbe “presupposto necessario e vincolante per l’eventuale pianificazione di nuovo consumo di suolo, nonché per il rilascio di titoli abilitativi conseguenti a pianificazioni attuative che lo prevedano”.
Nel catasto “sono individuate e quantificate la superficie agricola, naturale e seminaturale, le aree interessate da copertura artificiale del suolo con relative pertinenze, e all’interno di queste le aree e gli edifici dismessi o, comunque, inutilizzati o sottoutilizzati”.
Per attuare il principio di riuso del suolo, le Regioni devono orientare le decisioni dei Comuni “a strategie di rigenerazione urbana anche mediante l’individuazione negli strumenti di pianificazione degli ambiti urbanistici da sottoporre prioritariamente a interventi di ristrutturazione urbanistica e di rinnovo edilizio, prevedendo il perseguimento di elevate prestazioni in termini di efficienza energetica ed integrazione di fonti energetiche rinnovabili, accessibilità ciclabile e ai servizi di trasporto collettivo, miglioramento della gestione delle acque a fini di invarianza idraulica e riduzione dei deflussi, e la realizzazione di residenza sociale”.
L’emendamento, che è più preciso anche dal punto di vista fiscale, propone l’introduzione di regimi fiscali agevolati, della durata massima di 10 anni, incentivi che permettano la modulazione o l’esenzione del contributo di costruzione e dell’imposizione locale sugli immobili, nonché di una imposizione sui trasferimenti immobiliari in misura agevolata da stabilire con decreto dei Ministeri delle infrastrutture e dell’economia.
Attualmente il testo è piuttosto povero e contempla solo “l’incremento e il miglioramento della dotazione dei servizi, l’innalzamento del potenziale ecologico e ambientale, la realizzazione di residenza sociale” tra gli interventi di ristrutturazione prioritari. L’emendamento alla Camera propone un catasto degli usi del suolo proprio per cercare di dare più efficacia alla normativa italiana sul consumo di suolo.
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