Dal punto di vista politico la seconda parte di questo titolo corrisponderebbe alla verità, visto che chi aveva velleità di rottamazione le ha esaurite da un po’ di tempo, e direi per sempre, e ora è una Classe Dirigente come tante altre. In Italia, dal punto di vista morale, le parole “politica” e “rifiuto”, a volte, anzi spesso, diventano sinonimi. Purtroppo, anzi per fortuna, in questo articolo si parla di riciclo di rifiuti veri, nel senso di “cose buttate via, nel cestino”, non di moralità corrotta, quindi in questa sede siamo costretti a cambiare argomento.
Ci sono alcune notizie importanti in campo di rifiuti: sono stati proclamati i vincitori di Comuni Ricicloni 2015 e resi noti i dati relativi al riciclo raccolti dal CIAL, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio. Ma vediamoli nel dettaglio.
Il 2014 è stato un anno positivo: il riciclo degli imballaggi in alluminio in Italia ha toccato quota 74%. È il risultato delle analisi condotte dal CIAL, che ha assegnato, per l’edizione 2015 di Comuni Ricicloni, evento annuale organizzato da Legambiente Onlus, i riconoscimenti per i migliori risultati ottenuti nella raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio ai Comuni italiani, esempi virtuosi di un’amministrazione attenta e partecipe alle tematiche ambientali e di sviluppo sostenibile promosse dal Consorzio stesso.
Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini e agli accordi stipulati fra CIAL e gli enti locali di riferimento. A oggi, sono infatti 6.670 i Comuni italiani nei quali è attiva la raccolta differenziata degli imballaggi in alluminio (l’83%% del totale) con il coinvolgimento di circa 52,5 milioni di abitanti (l’88% della popolazione italiana).
I risultati 2014 di CIAL
Il recupero totale degli imballaggi in alluminio in Italia (quota di riciclo + quota di imballaggi avviati a recupero energetico)ammonta a 50.200 tonnellate, pari al 79,2% dell’immesso nel mercato.
Il riciclo a 47.100 tonnellate di imballaggi in alluminio, pari al 74,3% del mercato. Il recupero energetico, infine, ammonta 3.100 tonnellate (quota di imballaggio sottile che va al termovalorizzatore).
Grazie al riciclo di 47.100 tonnellate di imballaggi in alluminio sono state evitate emissioni serra pari a 402mila tonnellate di CO2 ed è stata risparmiata energia per oltre 173mila tonnellate equivalenti petrolio.
La totalità dell’alluminio prodotto in Italia proviene dal riciclo. I trend confermano l’Italia al primo posto in Europa con oltre 909mila tonnellate di rottami riciclati (considerando non soltanto gli imballaggi).
Ma veniamo al dunque. I vincitori di Comuni Ricicloni 2015, divisi per area geografica, sono:
Area centro-nord italia: Comune di Cambiano – Provincia di Torino
Area Sud Italia e isole: Comune di Triggiano – Provincia di Bari
Monza vince un premio nuovo per “Tenga il resto”, progetto contro lo spreco alimentare.
Il Consorzio CiAl e Legambiente quest’anno, inoltre, hanno assegnato un premio speciale al Comune di Monza per l’avvio del progetto “Tenga il Resto”, promosso dall’amministrazione cittadina, con il supporto tecnico e progettuale di CiAl, per avviare una campagna di sensibilizzazione dei cittadini contro lo spreco alimentare e per il recupero dei pasti non completamente consumati nei punti ristorativi cittadini che hanno aderito all’iniziativa. Dunque i temi sono: lotta allo spreco alimentare, raccolta differenziata e avvio al riciclo degli imballaggi, in particolare delle vaschette in alluminio, riciclabili al 100% e infinite volte.
Il progetto, nato a seguito della sottoscrizione da parte del Comune di Monza della “Carta per una Rete di Enti Territoriali a Spreco Zero” che prevede, per gli enti locali aderenti, la messa in atto di iniziative volte a limitare lo spreco di risorse ed energie, si è concretizzato con la distribuzione di circa centomila vaschette in alluminio in 30 ristoranti della città, per portare a casa i pasti non completamente consumati.
La scelta dell’alluminio per rappresentare l’imballaggio perfetto per conservare il cibo in eccesso è nata proprio grazie alla collaborazione fra Monza e il CiAl: le centomila vaschette, personalizzate secondo il messaggio dell’iniziativa, sono state fornite dal Consorzio e distribuite nei punti ristorativi cittadini che hanno aderito all’iniziativa.
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