Comfort ambientale: l’equilibrio termo-igrometrico tra corpo e involucro e il suo ruolo nelle funzioni cognitive

Numerosi studi internazionali mostrano che stabilità termica e umidità controllata migliorano memoria, attenzione e capacità decisionale. Il ruolo decisivo è dell’involucro edilizio, vediamo perché, in questa prima uscita della nostra nuova rubrica sul comfort ambientale, a cura di Rosita Romeo.

Rosita Romeo 27/11/25
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Le condizioni termo-igrometriche degli spazi chiusi hanno un impatto sulle funzioni mentali ben superiore alle aspettative. A dimostrarlo è una revisione del 2023 pubblicata sul Journal of Building Engineering, una delle riviste più autorevoli a livello internazionale nel settore dell’edilizia, della fisica tecnica e della qualità dell’ambiente interno, edita da Elsevier e collocata nelle fasce più alte della ricerca ingegneristica.

Analizzando decine di studi condotti in scuole, uffici e ambienti di lavoro, gli autori evidenziano che la stabilità termica e igrometrica migliora attenzione, memoria di lavoro e capacità decisionale. Anche oscillazioni moderate, percepite come un lieve disagio, generano un aumento del carico fisiologico e un peggioramento delle prestazioni cognitive.

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Indice

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Progettare il comfort abitativo

Il comfort abitativo è il risultato di un equilibrio dinamico tra l’uomo e l’ambiente costruito, dove la qualità dell’aria, il controllo termoigrometrico, l’acustica e l’illuminazione si intrecciano con le risposte sensoriali e psicofisiche dell’individuo. Questo volume propone un approccio interdisciplinare alla progettazione degli spazi abitativi, connettendo i principi delle neuroscienze con le soluzioni tecniche per garantire il benessere indoor. Attraverso un’analisi comparata tra il funzionamento del corpo umano e le prestazioni dell’involucro edilizio, gli autori offrono una guida alla progettazione consapevole degli ambienti, mettendo in relazione sistemi impiantistici, materiali e tecnologie costruttive con le percezioni sensoriali di chi abita gli spazi. La trattazione è arricchita da numerosi esempi applicativi dedicati a residenze, scuole, hotel, luoghi di lavoro e cantine, con un’attenzione particolare alla gestione della salubrità, all’efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale. Uno strumento indispensabile per architetti, ingegneri e progettisti impegnati nella definizione di spazi che migliorano la qualità della vita quotidiana. Mirko GiuntiniIngegnere, si occupa da anni di progetti di edifici ecosostenibili. È consulente energetico e docente dell’Agenzia CasaClima, Esperto in Edilizia Sostenibile (EES) ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE). Svolge attività di docente in corsi di specializzazione e master su tematiche di sostenibilità ambientale e costruzioni sostenibili organizzati da ordini professionali, enti pubblici e privati, scuole e centri di formazione di importanza nazionale.Rosita RomeoGiornalista, Consulente CasaClima, Esperta di comfort abitativo, Sociologa con un diploma e relativa abilitazione di geometra. Se con le conoscenze tecniche progetta edifici secondo i parametri dei protocolli di CasaClima con quelle sociologiche si occupa degli effetti del discomfort abitativo sul cervello e conseguenzialmente sugli atteggiamenti e comportamenti individuali.

 

Mirko Giuntini, Rosita Romeo | Maggioli Editore 2025

Le evidenze scientifiche sul legame tra microclima e prestazioni cognitive

Un lavoro di sintesi pubblicato nel 2021 sull’International Journal of Hygiene and Environmental Health, edito da Elsevier, offre inoltre un quadro preliminare molto utile: nelle regioni a clima temperato o freddo, le prestazioni lavorative e cognitive risultano ottimali con temperature indoor comprese tra 22 e 24 °C. Lo stesso studio indica come intervallo ideale di umidità relativa il 40–60%, fascia che protegge le mucose, sostiene la respirazione, migliora la qualità percepita dell’aria e riduce il rischio di infezioni e calo di performance.

Quando ci si allontana da questo equilibrio igrometrico aumentano disagio, irritazioni, disturbi del sonno e suscettibilità alle infezioni, con effetti indiretti anche sulla capacità di concentrazione e sulla tenuta cognitiva nel corso della giornata. Passiamo oltre il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, ma raramente consideriamo che temperatura, umidità e superfici influenzano direttamente la lucidità mentale.

Il ruolo dell’involucro edilizio nella stabilità termo-igrometrica

Il comfort termo-igrometrico non è una sensazione vaga, ma una condizione biologica che nasce dall’equilibrio tra metabolismo umano e ambiente costruito. Le ricerche lo confermano; sono le considerazioni tecniche a spiegare come questo equilibrio si costruisca concretamente negli edifici.

Se l’elemento decisivo per il benessere cognitivo è la stabilità del microclima, il principale strumento progettuale per garantirla è la qualità dell’involucro edilizio. È l’involucro, infatti, a determinare la continuità termica delle superfici, l’assenza di ponti termici, la capacità di attenuare gli sbalzi esterni e la tenuta all’aria che rende più costante anche il livello di umidità interna.

Un involucro ben costruito evita pareti fredde o surriscaldate, riduce i gradienti termici e limita fenomeni che il corpo percepisce immediatamente, spesso senza che ce ne rendiamo conto.

Comfort ambientale: l’equilibrio termo-igrometrico tra corpo e involucro e il suo ruolo nelle funzioni cognitive shutterstock 2071493831

Il ruolo degli impianti

Gli impianti restano fondamentali, certo, e ogni tecnologia produce un comfort diverso perché ha una propria modalità di distribuzione del caldo o del freddo. Ma operano sempre in relazione alla qualità dell’involucro: un impianto può correggere, compensare, ottimizzare; non può sostituire la coerenza termo-igrometrica generata da un edificio progettato con continuità nelle stratigrafie e nelle superfici.

Il quadro complessivo è chiaro e complementare. Da un lato la scienza mostra che il comfort termo-igrometrico incide direttamente sulle funzioni cognitive e sul benessere; dall’altro la tecnica riconosce che questa stabilità non nasce per caso: è il risultato di un involucro progettato in modo coerente, a cui gli impianti danno supporto e continuità.

Il microclima interno – spesso invisibile – si rivela così uno dei protagonisti silenziosi della nostra salute, della nostra concentrazione e della nostra vita quotidiana.

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Progettazione energetica integrata di involucro edilizio e impianti

Per garantire prestazioni energetiche elevate e risparmio occorre coniugare e integrare in un unico sistema efficiente l’involucro, nelle sue parti opache e trasparenti, e gli impianti tecnologici. Non si tratta di un’operazione semplice. Al progettista, infatti, è richiesta la comprensione delle singole parti e di come esse interagiscono tra loro.  Questo manuale ha l’obiettivo di fornire al lettore gli strumenti per comprendere e governare il rapporto involucro-impianti al fine di raggiungere una ottimale efficienza energetica del manufatto edilizio. L’opera accompagna il lettore verso la conoscenza delle proporzioni, in termini di importanza, fra l’edificio e gli impianti, demolendo le convinzioni, ancora resistenti e persistenti, che un edificio ad alta efficienza energetica dipenda prevalentemente dagli impianti a energia rinnovabile. L’autore sposta il maggior carico dell’attenzione sulla qualità dell’involucro, opaco e trasparente: pareti, solai, coperture disperdenti, serramenti e ombreggiamenti. Ne analizza vizi e virtù relazionati alla fascia climatica in cui si trova l’edificio e alle caratteristiche fisiche dei materiali utilizzati, traducendo in modo molto fruibile la fisica tecnica. Il manuale, inoltre, affronta il concetto di qualità dell’aria, parlando di Ventilazione Meccanica Controllata, proseguendo con gli altri parametri del comfort abitativo: termo-igrometrico, acustico e luminoso, per offrire al lettore una panoramica olistica di tutti i componenti di una struttura edilizia energeticamente efficiente e sostenibile. Mirko GiuntiniIngegnere, si occupa da anni di progetti di edifici ecosostenibili. È consulente energetico e docente dell’Agenzia CasaClima, Esperto in Edilizia Sostenibile (EES) ed Esperto in Gestione dell’Energia (EGE). Svolge attività di docente in corsi di specializzazione e master su tematiche di sostenibilità ambientale e costruzioni sostenibili organizzati da ordini professionali, enti pubblici e privati, scuole e centri di formazione di importanza nazionale.

 

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Giornalista, consulente CasaClima ed esperta di comfort abitativo. Sociologa con diploma e abilitazione di geometra, integra competenze tecniche e scientifiche nella progettazione edilizia sostenibile. Si occupa degli effetti del discomfort abitativo sul cervello e delle consegue…Continua a leggere

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