Secondo le ultime indiscrezioni sarà di oltre 50 pagine il testo della bozza della circolare IMU preparata dai tecnici del Ministero dell’economia e delle finanze con tutti i chiarimenti riguardanti la nuova IMU. In attesa del testo definitivo della circolare, che dovrebbe essere diffuso nelle prossime ore, il testo della bozza contiene parecchie indicazioni sulla applicazione della disciplina IMU su pertinenze, abitazioni principali e seconde case, fabbricati rurali, negozi e imprese, terreni e immobili rurali (per trovare tutte le notizie aggiornate sulla disciplina IMU, consulta il dossier Speciale IMU di Ediltecnico.it).
Abitazione principale e seconde case
Nella circolare IMU viene ulteriormente definito cosa si intende per abitazione principale. La definizione, infatti, è molto più restrittiva rispetto a quella che ne dava la precedente disciplina ICI. Secondo la bozza della circolare IMU, infatti, si considera ‘abitazione principale’ l’unica unità immobiliare in cui il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente, questo per evitare elusioni dell’applicazione delle agevolazioni per l’abitazione principale. Unica eccezione è il caso in cui i due coniugi hanno dimora e residenza in due comuni differenti per motivi di lavoro (leggi anche IMU, agevolazioni per il coniuge che lavora fuori casa).
Sulle seconde case viene riconfermata l’aliquota maggiore da applicarsi per il calcolo IMU (7,6 per mille di base, modificabile a discrezione dei singoli Comuni). Facilitazioni per le case affittate, che possono godere di un’aliquota più favorevole fino al 4 per mille. Rimane, invece, al 4,6 per mille il limite minimo dell’aliquota IMU per le case sfitte: tale valore non può essere modificato al ribasso dai Comuni.
Detrazioni IMU per figli a carico
Certamente l’agevolazione IMU più famosa è quella riguardante le detrazioni per i figli a carico, che la norma fissa in 50 euro per figlio fino al 26esimo anno di età e per un massimo di 200 euro detraibili. L’interpretazione della norma ha creato parecchi dubbi, come è possibile verificare leggendo i commenti lasciati dai lettori di Ediltecnico.it.
La bozza della circolare IMU fornisce preziosi chiarimenti al proposito:
a) Gli anni di età si riferiscono alla data di compimento del 26esimo anno (e non il 27esimo come era stato diffuso da alcune fonti);
b) Se il giorno del compimento del 26 esimo anno di età cade dopo il 15 del mese, la detrazione comprende l’intero mese. In caso contrario la detrazione viene esclusa.
c) Godono della detrazione anche i figli che non sono fiscalmente a carico.
Pertinenze
Giro di vite sulle pertinenze. Ai fini IMU, una abitazione principale non può avere più di tre pertinenze e di queste, una come box (categoria C/6), una come cantina/magazzino (C/2) e una come tettoia (categoria (C/7).
Negozi e laboratori
La scure dell’IMU si abbatte su queste due categorie di immobili, come già ampiamente scritto in passato. Se infatti è vero che le aliquote fissate dal decreto fiscale rappresentano il limite minimo e massimo per ogni tipologia di immobile e che i Comuni non possono modificarle. È anche vero che gli enti locali hanno la facoltà di agire sulle singole categorie catastali, differenziando le aliquote. I Comuni avranno dunque la possibilità di applicare aliquota più alte per i negozi (categoria C/1) e per i laboratori artigianali (categoria C/3).
Terreni e fabbricati rurali
La bozza della circolare IMU precisa che anche i terreni, compresi gli incolti, sono soggetti all’imposta. Sono previste delle detrazioni per i terreni gestiti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, ossia per coloro che sono iscritti alla previdenza del settore agricolo.
I fabbricati agricoli a uso abitazione rientrano in pieno nella normativa IMU e seguono le regole generali delle abitazioni. Gli immobili agricoli strumentali all’attività, invece, godono di una aliquota del 2 per mille, che i Comuni possono fare scendere fino all’1 per mille.
Del tutto esenti dall’imposizione IMU, invece, i fabbricati agricoli strumentali che insistono sul territorio dei Comuni montani, così definiti dagli appositi elenchi ISTAT.
Il testo della circolare IMU evidenzia che l’accatastamento in categoria D/10 “non rileva” ai fini della definizione di immobili rurale strumentale.
Per il calcolo IMU è possibile utilizzare il software gratuito messo a disposizione da Ediltecnico.it
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