Cambiamenti in vista a livello catastale e fiscale per gli immobili rurali.
C’è tempo fino al 30 giugno per presentare istanza di variazione catastale nelle categorie A/6 (abitazioni) e D/10 (fabbricati strumentali) (vedi “Fabbricati rurali, prorogata al 30 giugno la domanda per il requisito di ruralità“).
Questa domanda sarà utile per l’esenzione Ici e potrebbe valere anche per l’Imu (con aliquota allo 0,2% e non allo 0,76%) (vedi anche “Applicazione IMU per altri fabbricati e terreni, i chiarimenti del MEF“).
Anche se per quest’ultima il Ministero dell’Economia e i Comuni non la vedono allo stesso modo: il primo riconosce la ruralità indipendentemente dall’inquadramento catastale, mentre per molti Comuni pare che la ruralità sarà associata alla categoria D/10.
Gli immobili rurali saranno protagonisti del censimento separato: entro il 30 novembre gli immobili inseriti nel catasto terreni dovranno essere scorporati e attribuiti al catasto fabbricati. Per quei fabbricati ancora censiti con i terreni si prevede il versamento dell’Imu in un’unica rata il 17 dicembre.
Questo nuovo censimento potrebbe far emergere anche alcune modifiche non ancora scoperte dall’Agenzia del Territorio nella lotta contro le case fantasma.
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