Cantiere in zona vincolata: la sicurezza strutturale nella fase transitoria

Negli interventi in zona vincolata non si presta mai attenzione a un aspetto particolare: la gestione del cantiere. Scopri di più

Negli interventi in zona vincolata (con vincolo paesaggiistico, culturale, idrogeologico…) la maggior parte dell’attenzione viene riposta ai particolari costruttivi, alla scelta dei materiali o alla tipologia tecnologica più appropriata da adottare in funzione delle norme vigenti.

Esiste, però, una parte tecnico-attuativa a cui spesso non viene data particolare attenzione: la gestione del cantiere. Infatti, se da una parte l’involucro oggetto dell’intervento è stato sottoposto, per l’ottenimento dell’autorizzazione, ad analisi, valutazioni economiche e tecniche approfondite, dall’altra, la gestione del cantiere è molte volte vista come un problema secondario per il quale, non serve una grande conoscenza per attuarlo.

Interventi in zona vincolata: perchè è importante la gestione del cantiere?

Le problematiche di cantiere, invece, richiedono una particolare preparazione che ogni tecnico, coinvolto nelle opere, dovrebbe necessariamente conoscere. Qualsiasi scelta o soluzione adottata in fase di progetto dovrebbe essere vista, per così dire, anche dal punto di vista realizzativo.

Per esempio, la ristrutturazione architettonica e strutturale di una copertura di un edificio in un aggregato storico. Se l’intervento prevede la rimozione dell’ossatura strutturale e la conseguente realizzazione di un cordolo in calcestruzzo armato (per ovvie problematiche strutturali), il progetto (architettonico e strutturale) dovrebbe essere ideato considerando anche la “fase transitoria”. Il muro libero in sommità, di fatto, nella fase transitoria perde la sua concezione statica, in quanto, la rimozione della copertura comporta l’innesco di un cinematismo (vedi la figura in apertura dell’articolo: possibili meccanismi di collasso).

In questi casi dovrebbero essere inseriti degli accorgimenti tali da permettere di eseguire l’intervento in piena sicurezza. A tal punto, ci sono diversi metodi per garantire la sicurezza del cantiere (D.Lgs. 81/2008) e la completa realizzazione di quanto progettato. Parte di queste soluzioni sono riportate in un capitolo apposito del libro “Interventi in zone vincolate: scelte progettuali e gestione del cantiere”.

Sugli interventi in zona vincolata

Interventi in zone vincolate: scelte progettuali e gestione del cantiere

In Italia esistono norme e vincoli che regolano i beni storici, il paesaggio, le zone di interesse storico (come i centri città). Spesso sono disposizioni complesse e non d’immediata comprensione. Il presente manuale si configura per il Professionista tecnico come un supporto indispensabile sia dal punto di vista procedurale che di cantiere per la gestione degli interventi edilizi in zone sottoposte a vincoli (storici, ecologici, di tutela funzionale) gravanti su aggregati edilizi, centri storici, aree esposte a rischio idrogeologico ed idraulico, aree agricole. L’opera analizza e approfondisce i “vincoli” edilizi, indicando, da un lato l’iter procedurale e la documentazione necessaria, dall’altro i metodi di progettazione e le soluzioni tecnologicamente evolute per ridurre e mitigare l’impatto sul territorio.Ampio spazio viene dedicato non solo alla gestione del cantiere per grandi opere ma anche per interventi minimi compatibili con l’Ecobous e il Sismabonus: dalle metodologie per la messa in sicurezza strutturale (stabilizzazione dei fronti, apertura di varchi, consolidamenti, ecc.) all’organizzazione del cantiere (opere provvisionali, interazione tra attrezzature e spazi, mezzi di sollevamento appropriati, scelta delle aree di cantiere) con le relative problematiche derivanti da rumore, vibrazioni e dagli eventuali interventi in falda.Ennio Casagrande ingegnere civile, svolge attività di progettazione e divulgazione nel campo dell’ingegneria sismica. Si occupa di rischio sismico per grandi industrie e di progettazione strutturale per tensostrutture e opere in muratura armata e acciaio. Docente di corsi di formazione, ha scritto svariati articoli scientifici e ha pubblicato libri riguardanti la progettazione di tensostrutture, la verifica sismica di dighe e la valutazione del rischio sismico all’interno dei luoghi di lavoro.Volumi collegati:• F. Cortesi, L. Ludovisi, V. Mariani, La progettazione strutturale su edifici esistenti, I ed. 2018• A. Mezzina, Procedure per le ristrutturazioni edilizie residenziali, 1 ed. 2017• G. Berruquier, M. Corino, Autorizzazione paesaggistica: come redigere un’istanza completa, 1 ed. 201

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