Bonus ristrutturazioni, pronti a sostituire le porte interne?

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Voglia di fare qualche lavoretto casalingo? Sostituire le porte interne potrebbe essere un’ottima idea, ora che sembra ci sia un’agevolazione ad hoc! A fare chiarezza su questo tipo di intervento è il Ministero dell’Economia e delle Finanze nella risposta a un’interrogazione del deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Currò.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha precisato che «la sostituzione di porte interne e tutti i lavori di manutenzione ordinaria possono usufruire del bonus ristrutturazione se sono collegati ad interventi “maggiori” che ricadono almeno nella manutenzione straordinaria».

Bonus ristrutturazioni, ecco le regole per sostituire le porte interne

Nella circolare 57/1998 il Mef ha affermato che «qualora gli interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) siano integrati o correlati ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta, per effetto del carattere assorbente della categoria di intervento “superiore” rispetto a quella “inferiore”, anche i lavori rientranti in quest’ultima categoria sono ammessi a beneficiare della detrazione d’imposta». Si tratta questo di un principio ripreso dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 13/E del 31 maggio 2019 e nella Guida al Sismabonus.

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Nell’ultima versione della guida al bonus ristrutturazioni dell’Agenzia delle Entrate
(>> clicca qui per tutte le info), non ci sono però indicazioni in merito alla possibile detraibilità delle porte interne.

Si parla di porte blindate e di porte esterne, ma non di porte interne. E non si parla della condizione in base alla quale tale intervento di manutenzione ordinaria possa essere inglobato in un intervento di maggiore entità.

Pertanto, la detrazione può essere calcolata anche per spese riguardanti la sostituzione di porte interne, che rientrano nella manutenzione ordinaria, se tali interventi servono per il completamento dell’intervento di manutenzione straordinaria.

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Redazione Tecnica

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