Nonostante la Guida di Entrate sul Bonus mobili 2021, pubblicata lo scorso gennaio, ancora ci sono questioni da chiarire in merito all’effettiva applicazione della detrazione.
Il Bonus mobili è stato prorogato per il 2021 e il tetto di spesa si è innalzato a 16.000 euro, dai precedenti 10.000. Tutto grazie alla recente Legge di Bilancio, che oltre a queste specifiche, ha “approvato” la cessione credito per numerosi bonus edilizi. Tra questi, c’è anche il Bonus mobili?
Il dubbio viene quando ad altri lavori, ad esempio di manutenzione straordinaria, si vorrebbe associare l’acquisto di una cucina e fruire dei 16.000 euro di bonus. Servono due distinte cessioni del credito per i lavori e per gli elettrodomestici, sempre che per questi ultimi la cessione sia possibile? Vediamo il caso in dettaglio.
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Bonus mobili 2021, si può usare la cessione credito?
Ricordiamo che il Bonus mobili è abbinabile alla detrazione per ristrutturazioni al 50%, a patto però che gli interventi siano manutenzione straordinaria ed eseguiti prima dell’acquisto dei mobili o elettrodomestici.
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Cessione credito, vale per il bonus mobili?
QUESITO
Devo fare una cessione del credito per lavori di manutenzione straordinaria iniziati a settembre 2020 e ancora in corso (per 90mila euro, versati fino a dicembre 2020) cui ho aggiunto l’acquisto di una cucina con elettrodomestici (per 12mila euro, pagati a dicembre 2020).Per il Bonus mobili, posso fruire del nuovo limite del 2021 pari a 16mila euro, anziché 10mila, e quindi fare un’unica cessione del credito per 102mila euro, oppure occorrono due distinte cessioni del credito per i lavori e per gli elettrodomestici (se, per questi, la cessione è possibile)?
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RISPOSTA
Il bonus mobili non è ammesso alla cessione del credito e, pertanto, l’unico modo per recuperarlo è la detrazione in 10 anni in sede di dichiarazione dei redditi.
L’articolo 1, commi 58–60, della legge 178/2020 di Bilancio per il 2021, ha prorogato fino al 31 dicembre 2021 il Bonus mobili, e cioè la detrazione per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe energetica elevata, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. È stato inoltre aumentato, ma solo per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2021, il limite di spesa massimo ammissibile alla detrazione, che da 10mila euro passa a 16mila. Per le spese sostenute nel 2020, come nel caso del quesito, permane il plafond di 10mila euro e, quindi, il recupero avverrà in dichiarazione dei redditi per un ammontare di 10mila euro, mentre le spese eccedenti non rilevano ai fini del bonus.
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Nessun problema, invece, per la cessione del credito per lavori di ristrutturazione, che è possibile, in misura pari al 50 per cento, entro il limite massimo di 96mila euro. Si precisa, in ogni caso, che in presenza di più bonus (per esempio Bonus ristrutturazioni ed Ecobonus) è necessario inviare una comunicazione all’agenzia delle Entrate per ciascuno dei crediti ceduti.
(Fonte: risposta a cura di Gabriele Ferlito, Il Sole 24 Ore).
Foto: iStock/Prostock-Studio
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