Il D.M. n.110 del 18 marzo 2024 sostituisce integralmente il decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 10 del 12 gennaio 2023, la cui efficacia permane per le procedure con esito positivo nelle selezioni già avviate nel primo bando.
Ricordiamo che gli incentivi sono a fondo perduto e rientrano nella Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3, del PNRR. L’obiettivo è quello di realizzare almeno:
- 13.755 stazioni di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW (TIPO B o veloci).
>> Vorresti ricevere news come questa? Clicca qui, è gratis
Tali incentivi non sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche (o incentivi qualificabili come aiuti di Stato) destinate alla realizzazione di infrastrutture di ricarica come quelle oggetto del decreto.
Le risorse a disposizione sono complessivamente pari a 353.159.625 euro e sono ripartite annualmente come di seguito:
- anno 2023: 254.208.175 euro;
- anno 2024: 98.951.450 euro;
Nel provvedimento normativo viene indicato che le agevolazioni sono concesse in forma di contributo in conto capitale per un importo non superiore al 40% delle spese ammissibili, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna annualità in relazione a ciascun ambito ed entro i massimali stabiliti dal regolamento di esenzione.
Vediamo nel dettaglio chi sono i beneficiari, i progetti e le spese ammissibili.
Leggi anche: Bonus colonnine di ricarica, agevolazione del 40% per professionisti e imprese
Bonus infrastrutture ricarica veicoli elettrici: i beneficiari
I beneficiari delle agevolazioni sono le imprese o gli RTI – raggruppamenti temporanei di impresa – che, alla data di presentazione dell’istanza di ammissione al beneficio, dimostrano di aver gestito infrastrutture di ricarica operative sul territorio dell’Unione europea, in misura pari ad almeno il 5% del numero di infrastrutture di ricarica per cui hanno presentato istanza.
Le procedure di selezione si svolgono in forma telematica e i criteri di selezione sono indicati al Titolo II del decreto in oggetto (articoli 9 e 10).
Potrebbe interessarti: Asfalto ricarica auto elettriche: con l’induzione addio ai cavi
Progetti e spese ammissibili
Sono ammissibili al beneficio i progetti avviati successivamente alla data di presentazione dell’istanza di ammissione al beneficio. Per data di avvio si intende la data di assunzione della prima obbligazione relativa alla realizzazione dei progetti.
Le spese coperte dall’incentivo sono quelle sostenute per:
- l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica da almeno 90 kW di potenza, comprese le spese per l’installazione delle colonnine, gli impianti elettrici, le opere edili strettamente necessarie all’istallazione delle infrastrutture e dei dispositivi per il monitoraggio delle stesse. Per un costo specifico massimo ammissibile pari a 50.000 euro per infrastruttura di ricarica;
- la connessione alla rete elettrica come identificati dal preventivo per la connessione rilasciato dal gestore di rete, nel limite massimo del 20% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera dell’infrastruttura di ricarica;
- la progettazione, la direzione lavori, la sicurezza e i collaudi e i costi sostenuti per ottenere le pertinenti autorizzazioni, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e la messa in opera della infrastruttura di ricarica.
Non rientrano nell’incentivo:
- i costi delle unità locali di produzione o stoccaggio di energia elettrica;
- le spese relative all’acquisizione di terreni e altri beni immobili, nonché gli eventuali costi di affitto, la locazione e la servitù;
- le spese per consulenze di qualsiasi genere;
- le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere.
Leggi anche: Superbonus per il condomino che installa la colonnina di ricarica nel posto auto
Come accedere all’incentivo
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha individuato come soggetto gestore il GSE – Gestore dei Servizi Energetici SpA – incaricato delle attività di supporto tecnico-operativo per l’attuazione della Missione 2, Componente 2, Investimento 4.3 «Infrastrutture di ricarica elettrica», del PNRR.
È possibile presentare domanda per l’accesso alle agevolazioni attraverso l’Area Clienti del GSE. Nella sezione Documenti è possibile reperire i format da compilare e allegare alla richiesta.
Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Foto:iStock.com/Marcus Lindstrom
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento