Quali e come i Bonus Edilizi possono essere riutilizzati?

Chi ha già usufruito in passato usando tutto il plafond di spesa a disposizione potrà avere la detrazione di nuovo se deve fare altri lavori? Se sì, si potrà approfittare anche di un “nuovo” bonus mobili nel 2024?

Lisa De Simone 18/03/24
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Bonus casa confermato al 50% fino a fine anno, poi non si sa. Di qui a dicembre c’è però ancora tempo per approfittare delle agevolazioni.

Ma chi ne ha già usufruito in passato usando tutto il plafond di spesa a disposizione potrà avere la detrazione di nuovo se deve fare altri lavori?

Se sì, si potrà approfittare anche di un “nuovo” bonus mobili nel 2024?

Vediamo cosa dice l’Agenzia delle Entrate.

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Indice

Tetto di spesa unico per i lavori che proseguono in più anni: un esempio

Per gli interventi che danno diritto alla detrazione del 50% in 10 anni secondo le regole previste dall’art. 16-bis del TUIR, è fissato un tetto di spesa di 96.000 euro. Come sottolineato dalle Entrate, si tratta di un ammontare massimo annuale, e non legato all’immobile ma riferito all’intervento.

Un esempio concreto. Supponiamo di aver aperto una CILA nel 2020 per ristrutturare completamente l’appartamento spostando tramezzi, creando un secondo bagno, rifacendo gli impianti e gli infissi. Lavori iniziati nel 2020 con una spesa di 50.000 euro e conclusi nel 2021 con altri 46.000 euro. Ebbene in questo caso dato che l’intervento è unico, ai fini della verifica del tetto di spesa ammesso alla detrazione bisogna sommare i costi sostenuti anche se materialmente le spese sono state pagate in più anni. Quindi di fatto il plafond di 96.000 euro in questo caso è stato esaurito.

Bonus rinnovato per interventi autonomi

Il dubbio allora è: se oggi c’è l’esigenza di fare nuovi lavori oggi, ad esempio installare i pannelli fotovoltaici,  come ci si deve regolare?

Ebbene si può spendere nuovamente fino a 96.000 euro, senza tener conto di quanto già speso in passato. Questo perché, come chiarito dalle Entrate anche nell’ultima circolare dedicata ai Bonus sulla casa, la n. 17 del 26 giugno 2023, solo quando gli interventi realizzati in ciascun anno consistano nella mera prosecuzione di lavori iniziati in passato ai fini del plafond occorre tenere conto anche delle spese pregresse.

Se invece si tratta di interventi autonomi questo vincolo non si applica. Occorre solo dimostrare che si tratta di interventi autonomi rispetto a quelli del passato. In sostanza si deve dimostrare che il nuovo intervento è autonomamente detraibile, in quanto non ha alcun rapporto con altri lavori già effettuati.

Quali sono gli interventi autonomi

Per dimostrare che si tratta di intervento autonomo l’Agenzia richiede in alternativa uno o l’altro dei seguenti documenti:

  • il titolo abilitativo, quando è necessario in base alla normativa edilizia;
  • un’autocertificazione quando si tratta di edilizia libera.

Chiaramente le fatture dettagliate rispetto all’intervento eseguito in questo secondo caso forniranno il supporto indispensabile.  Tornando al nostro esempio, infatti, anche senza CILA è del tutto evidente che installare dei pannelli solari è un intervento che non può essere considerato come la prosecuzione di quello relativo alla ristrutturazione edilizia vera e propria.

Doppio bonus casa e anche doppio bonus mobili?

A questo punto è lecito chiedersi se questo stesso ragionamento si applica anche al bonus mobili. Ossia visto che si può avere più volte il bonus casa, si può avere di nuovo anche il bonus mobili, oppure bisogna considerare quanto già speso in passato per restare nel plafond? Ebbene anche in questo caso viene in soccorso la circolare 17 nella quale si precisa che in caso di interventi di ristrutturazione che non siano la semplice prosecuzione di quelli realizzati in precedenza per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici si deve tener conto delle eventuali spese già sostenute solo se collegate ad interventi edilizi effettuati nello stesso anno o nell’anno precedente.

Non si tiene conto, invece, delle eventuali spese sostenute negli anni ancora precedenti, dato che la norma non lo richiede. Quindi nuovi lavori nel 2024, rispetto a quelli conclusi nel 2021, e anche “nuovo” bonus mobili.

Lisa De Simone

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