Una vita sana inizia dai luoghi in cui viviamo

Un europeo su quattro vive in edifici in cui la qualità dell’aria e della luce naturale non raggiungono i requisiti igienico-sanitari previsti dalle norme. Case, scuole, luoghi di lavoro e ospedali avrebbero urgente necessità di esser ripensati e trasformati

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Da diversi anni si discute in Europa sulla qualità degli edifici; qualcosa è stato fatto ma ancora c’è molto da lavorare. Un europeo su quattro passa le sue giornate in spazi chiusi che non rispettano i requisiti igienico-sanitari previsti dalle normative. Nel 2020 le emissioni di CO2 sono state superiori del 18% rispetto a quanto previsto per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Questi sono alcuni dei dati rilevati dall’Healthy Buildings Barometer, strumento di indagine che dal 2015 analizza lo stato di salute degli edifici europei.

L’edizione 2024 dell’Healthy Buildings Barometer, sviluppata da BPIE (Buildings Performance Institute Europe) e finanziata dal Gruppo VELUX, ha analizzato tutte le principali tipologie edilizie, in particolare, abitazioni, scuole ed ospedali, fornendo informazioni sulla loro condizione e sulla salute di chi vive o trascorre del tempo in quegli spazi.

La ricerca ha sottolineato inoltre che se venissero rispettati gli standard di efficienza energetica imposti dall’UE si potrebbe risparmiare il 44% dell’energia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti. E anche in tema di ristrutturazioni c’è molto da fare; in ambito ospedaliero, ad esempio, edifici semplicemente a norma permetterebbero di ridurre del 21% i costi di gestione.

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Indice

Il ritmo annuale di ristrutturazione è dello 0,3%

“Trascorriamo mediamente il 90% del nostro tempo in luoghi chiusi, di conseguenza garantire ai cittadini l’accessibilità a edifici che ne favoriscano la salute fisica e mentale dovrebbe essere una priorità dell’agenda politica – ha dichiarato Lorenzo Di Francesco, Public Affairs Manager VELUX ItaliaCon l’Healthy Buildings Barometer vorremmo ispirare, anche in Italia, processi decisionali virtuosi a beneficio di un nuovo modello integrato di progettazione e riqualificazione delle principali tipologie edilizie pubbliche e private, dove si considerino unitamente efficienza energetica, sostenibilità economica, salute e benessere abitativo degli occupanti.”

Il costo della riqualificazione dell’intero patrimonio immobiliare inefficiente dell’Unione Europea potrebbe essere recuperato in soli 2 anni, e potrebbe far risparmiare 194 miliardi di Euro in beni sociali equivalenti (come meno giorni di malattia, maggiore produttività nei luoghi di lavoro, maggiore rendimento nelle scuole, ecc.). Senza tralasciare che ci consentirebbe di soddisfare gli obiettivi fissati dalla Legge Europea sul clima: ad esempio, guardando all’Italia, i dati Eurostat più recenti ci comunicano che il ritmo annuale di ristrutturazione è dello 0,3% a fronte di un 3% richiesto per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica entro 2050.

Living Places Copenhagen: un esempio virtuoso

È evidente come la situazione non sia la migliore possibile e che ci sia davvero molto da fare, ma esistono già modelli ed esempi virtuosi. Ad esempio, il progetto Living Places Copenhagen, sviluppato dal Gruppo VELUX, e dagli architetti EFFEKT, recente vincitore del MIPIM Award 2024 nella categoria “Miglior Progetto Residenziale”, ha dimostrato come sia già possibile costruire edifici a bassissime emissioni di CO2.

Una vita sana inizia dai luoghi in cui viviamo VELUX Living Places copyright EFFEKT architects
Fig.1_Living Places Copenhagen

Educare i cittadini, costruire e ristrutturare rispettando le norme esistenti, applicare politiche che abbiano una visione anche a lungo termine, garantirebbe non solo un sensibile miglioramento delle condizioni abitative dei cittadini europei, ma anche un maggior benessere psicofisico.

L’Healthy Buildings Barometer si basa su un’analisi che presenta i principali risultati di un’indagine sulle abitudini e sulle attitudini dei cittadini europei nei confronti del confort abitativo, dei consumi energetici e dell’impatto ambientale. È stato condotto su un campione in diversi Paesi europei, costruito così da offrire una fotografia realistica per varietà di dimensioni e posizione geografica. Lo studio completo è disponibile al link.

Per saperne di più
velux.it

Redazione Tecnica

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