Il Quaderno ANCI n. 54 “Regolamento per gli incentivi alle funzioni tecniche dopo il correttivo appalti”(scaricabile a fine articolo) è un documento di supporto tecnico rivolto a Comuni e Città Metropolitane per l’applicazione delle nuove disposizioni sugli incentivi alle funzioni tecniche.
Il testo, a cura di Stefania Dota e Agostino Bultrini, tiene conto delle recenti modifiche normative introdotte dal D.Lgs. 31 dicembre 2024, n. 209 (correttivo appalti), che ha apportato importanti correzioni al Codice degli Appalti (D.Lgs. n. 36/2023). L’obiettivo è fornire agli enti locali una guida chiara e operativa, includendo anche un facsimile di regolamento adattabile alle specifiche esigenze delle amministrazioni.
Analizziamo di seguito il contenuto della pubblicazione.
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Da non perdere
Gli appalti pubblici 2025 dopo il decreto correttivo
Il volume illustra le numerose e importanti novità introdotte dal decreto correttivo al Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. 31.12.2024, n. 209. Il decreto modifica circa il 34% degli articoli del Codice, e introduce nuovi allegati. In particolare, il correttivo interviene su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche e CCNL, digitalizzazione, qualificazione delle stazioni appaltanti, revisione prezzi, consorzi, tutela MPMI, fase esecutiva del contratto di appalto, Partenariato pubblico-privato, Collegi consultivi tecnici. Il provvedimento rappresenta uno strumento di ulteriore razionalizzazione e semplificazione della disciplina recata dal vigente codice dei contratti pubblici, che tiene conto delle principali esi- genze rappresentate dagli stakeholders del settore, nonché delle richieste, presentate in sede europea, di modifica e integrazione di alcuni istituti giuridici, al fine di risolvere le procedure di infrazione ancora pendenti. Il correttivo intende altresì recepire le principali affermazioni giurisprudenziali formatisi all’indomani dell’efficacia del D.Lgs. 36/2023, assicurando, in tal modo, una uniforme applicazione dei principi e delle norme. La trattazione privilegia un’impostazione pratico-operativa, con schede di sintesi delle principali novità per ogni argomento.Alessandro MassariAvvocato amministrativista, Direttore della Rivista Appalti&Contratti online e mensile. Docente e autore di numerose monografie in materia di appalti pubblici. Coordinatore scientifico dei Master in contrattualistica pubblica organizzati da Formazione Maggioli.
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Indice
Le novità del correttivo appalti sugli incentivi tecnici
Il decreto correttivo introduce modifiche significative all’articolo 45 del Codice degli Appalti, ridefinendo:
- l’ambito soggettivo: ora il termine “dipendenti” è stato sostituito con “personale”, estendendo la possibilità di percepire incentivi anche ai dirigenti dell’ente;
- l’ambito oggettivo: vengono ampliate le attività tecniche incentivabili, tra cui il coordinamento dei flussi informativi;
- le modalità di finanziamento: gli incentivi restano a carico degli stanziamenti previsti per le singole procedure di affidamento, con un massimo del 2% dell’importo dei lavori, servizi e forniture.
Le modifiche mirano a incentivare l’impiego di risorse interne, riducendo il ricorso a consulenze esterne e valorizzando il personale tecnico degli enti locali.
Destinatari e ambito di applicazione
Le modifiche normative chiariscono che gli incentivi sono destinati:
- al personale tecnico degli enti locali, compresi i dirigenti, purché svolgano le attività previste dall’allegato I.10 del Codice;
- ai collaboratori del RUP, ai direttori dei lavori e ai responsabili delle procedure di affidamento;
- al personale impegnato in funzioni tecniche per concessioni, accordi quadro e partenariato pubblico-privato (PPP).
Le attività tecniche che possono essere oggetto di incentivo comprendono, tra le altre:
- progettazione e validazione dei documenti tecnici;
- direzione lavori e sicurezza nei cantieri;
- coordinamento dei flussi informativi, introdotto dal decreto correttivo;
- collaudo tecnico-amministrativo e verifica di conformità.
L’incentivo si applica anche agli affidamenti diretti, purché siano svolte le attività previste dal regolamento comunale.
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Misura dell’incentivo e destinazione delle risorse
Gli incentivi sono calcolati in base a una percentuale che può raggiungere il 2% dell’importo dei lavori, servizi e forniture, IVA esclusa. Il riparto delle risorse avviene secondo le seguenti proporzioni:
- 80% destinato ai soggetti che svolgono le attività tecniche;
- 20% riservato a progetti di innovazione e formazione del personale, come previsto dall’art. 45 del Codice.
Inoltre, la quota del 20% può essere utilizzata per:
- acquisto di tecnologie e strumenti digitali;
- formazione e aggiornamento del personale tecnico;
- copertura assicurativa obbligatoria per il personale coinvolto.
Facsimile regolamento comunale per l’applicazione degli incentivi
Il decreto non impone più l’obbligo di un regolamento specifico per la gestione degli incentivi, ma le amministrazioni devono comunque adottare un atto generale per disciplinare criteri e modalità di riparto.
Il Quaderno ANCI propone un facsimile di regolamento, strutturato in quattro sezioni:
- Capo I – Principi generali e destinatari degli incentivi;
- Capo II – Incentivi per i lavori pubblici;
- Capo III – Incentivi per la fornitura di beni e servizi;
- Capo IV – Norme comuni e procedure di liquidazione.
L’adozione di un regolamento garantisce trasparenza e uniformità nell’assegnazione degli incentivi.
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