Il terremoto registrato oggi, 6 giugno 2012, alle 6 del mattino è stato provocato da una nuova faglia, differente rispetto a quelle che causarono i sismi del 20 e del 29 maggio scorsi in Emilia. Le reti di rilevazione dell’INGV hanno localizzato il terremoto, di magnitudo 4.5, al largo delle coste romagnole, a una profondità di circa 25 chilometri. I Comuni interessati, cioè quelli che si trovano tra i 10 e i 20 km dall’epicentro, sono stati Ravenna e Cervia (Ravenna).
“Sebbene la struttura geologica interessata sia la stessa”, ha detto all’Ansa Francesco Mele, funzionario di sala sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “il terremoto avvenuto questa mattina al largo di Ravenna è stato generato da una faglia diversa”.
“È stato generato”, ha spiegato il sismologo, “dalla struttura di Malalbergo-Ravenna, che costituisce l’estremità più orientale dell’arco di Ferrara”, ossia la struttura geologica all’origine dei terremoti delle scorse settimane nel ferrarese e nel modenese.
Secondo la Protezione Civile, al momento non si registrano danni a persone o cose.
Si confermano dunque le dichiarazioni, rese il 31 maggio scorso dal presidente dell’INGV, Stefano Gresta, secondo il quale “c’è una sequenza che si ripeterà, con un numero decrescente di scosse nel tempo, ma con momenti di recrudescenza dell’attività” (leggi anche Gresta, presidente INGV: possibili altre forti scosse di terremoto).
Nella foto la Sala operativa di monitoraggio sismico dell’INGV di Roma
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