Albo unico: ai laureati triennali il titolo di ingegnere tecnico

Il CUP3 – Coordinamento Universitari e Professionisti triennali torna ad affermare con forza la volontà di procedere insieme alle rappresentanze nazionali di Geometri e Periti Industriali nel progetto che accomuna le tre categorie professionali nella costituzione dell’Albo (Unico) dei Tecnici dell’Ingegneria.

Coerentemente alla proposta di legge (n.4321) voluta dal CUP3 nell’aprile dello scorso anno per l’istituzione dell’Albo degli Ingegneri Tecnici, con l’approvazione dell’emendamento al decreto liberalizzazioni (convertito in legge 27/12) sono di fatto stati creati i presupposti normativi alla realizzazione di un progetto che offre oggi al Paese, in uno scenario delle professioni dove tutto sembra obsoleto e già visto, un’opportunità storica di modernizzazione e semplificazione del quadro ordinistico delle professioni dell’area tecnica.

La costituzione di un unico grande nuovo contenitore che mette insieme due storiche professioni tecniche che tanto hanno contribuito alla crescita del Paese (geometri e periti industriali) e le nuove figure professionali (laureati tecnici di primo livello), create a seguito della riforma universitaria del 1999 (il cosiddetto 3+2 introdotto dal DM 509/99), ha, inoltre, l’obiettivo di rilanciare, dandogli giusta dignità ed autonomia, questi nuovi profili professionali, marcatamente europei che, volutamente schiacciati dall’incombente peso numerico dei “fratelli maggiori” della sezione A, stentano a decollare all’interno degli Albi degli ingegneri ed architetti che hanno, invece, tutto l’interesse a non far decollare queste nuove professionalità il più delle volte viste come minacciosi competitors in un mercato delle libere professioni sempre più asfittico.

Il progetto del nuovo albo, in cui l’associazione CUP3 crede fermamente ed è perciò parte attiva, prevede per i laureati triennali, che saranno, a regime, gli unici protagonisti dell’istituendo nuovo albo professionale, il titolo di ingegnere tecnico.

Ulteriori elementi caratterizzanti il progetto sono, inoltre:

– titolo di ingegnere tecnico unicamente per i laureati triennali;

–  esame di abilitazione universitario per l’accesso all’albo;

–  professione di geometra e perito industriale, che conservano attuale titolo e competenze professionali, gradualmente in estinzione;

–  competenze professionali degli ingegneri tecnici (laureati) uguali a quelle attualmente previste per gli iscritti alla sezione B degli Albi.

Il Coordinamento Universitari e Professionisti triennali precisa che in alcun modo saranno intaccati i diritti acquisiti dagli attuali iscritti alle sezioni B (ingegneri ed architetti iuniores) che continueranno, quindi, ad esistere: verrà in tal modo ulteriormente rafforzato l’importante principio di scelta (in funzione della qualità dei servizi erogati) sancito dal d.P.R. 328 del 2001 ed a cui il CUP3 non intende in alcun modo rinunciare.

“Infine – conclude il CUP3 – , corre l’obbligo sottolineare come l’istituzione CNI, per statuto, non rappresenta gli iscritti, ancor meno i triennali, alla luce anche di un sistema elettorale tutt’altro che democratico: altrimenti come si spiegherebbero 15 pareri su 15 contrari circa le competenze professionali dei colleghi della sezione B?”

Ricordiamo che nei giorni scorsi Periti agrari e Architetti avevano comunicato la loro contrarietà alla formazione id un Albo unico, vedi “Albo Unico, anche gli agrotecnici dicono “No, Grazie”” e “Professioni, gli Architetti contro la fusione tra Periti e Geometri

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