È finalizzato al finanziamento della progettazione di centinaia di infrastrutture, lo sblocco dei fondi per circa 200 milioni di euro a favore di grandi e piccole amministrazioni pubbliche come autorità portuali, città metropolitane, comuni capoluogo e piccoli enti locali, realizzato attraverso due schemi di decreto definiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I fondi sono riferiti al triennio 2018-2020.
Progettazione, in arrivo in totale circa 200 milioni
Arriveranno circa 200 milioni, ripartiti in tre anni, da destinare al finanziamento della progettazione di opere pubbliche e saranno assegnati alle varie amministrazioni pubbliche, a partire dalle Autorità portuali, dalle città metropolitane, dai comuni capoluogo fino ai piccoli enti locali.
Tali risorse risultano assegnate attraverso due distinti schemi di provvedimento che il MIT ha già provveduto a trasmettere alle Regioni e ai Comuni per raggiungere l’intesa in conferenza unificata in tempi brevi.
Progettazione: risorse per infrastrutture prioritarie 109 milioni
Il primo schema di decreto prevede di finanziare “la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate”.
Pertanto, la quota più alta di risorse è destinata al finanziamento delle infrastrutture prioritarie e prevede l’assegnazione di circa 109 milioni di euro alle “grandi amministrazioni” tra cui le Autorità portuali, le città metropolitane e vari comuni capoluogo, in conformità all’art.202 del Codice appalti.
Nello specifico, vengono assegnati 29,88 milioni a 15 autorità portuali destinati alla realizzazione di 79 progetti qualificati come ammissibili, vengono affidati 24,9 milioni alle 14 città metropolitane, vengono destinati 29,88 milioni ai 14 capoluoghi di città metropolitane ed, infine, 24,9 milioni ai 36 comuni capoluogo di regione o provincia autonoma.
Va sottolineato che, ogni tipologia di ente riceverà una quota fissa che, per le autorità portuali è pari a un milione di euro, per le città metropolitane ammonta a 800 mila euro e per i comuni capoluogo di città metropolitane è di 1,2 milioni di euro, salvo espresse richieste di importi inferiori. A questa quota dovrà essere aggiunta una quota variabile in base al fabbisogno vantato. Gli importi indicati sono da considerare riferiti al triennio 2018-2020. Sono in totale 79 le amministrazioni interessate da questo provvedimento.
Progettazione, a cosa serviranno le risorse?
Come specificato nel decreto, le risorse dovranno essere usate per la realizzazione di PUMS (piani urbani per la mobilità sostenibile) e di piani strategici triennali del territorio metropolitano.
A condizione che abbiano già provveduto a delineare questo livello di progettazione strategica, le amministrazioni pubbliche interessate avranno la possibilità di utilizzare queste risorse per “la predisposizione di progetti di fattibilità, o di project review riferiti a opere contenute in tali strumenti di pianificazione o, comunque di prioritario interesse nazionale, in coerenza con la nuova politica di pianificazione infrastrutturale e con priorità per i fabbisogni infrastrutturali individuati nell’allegato al Def 2017”.
Progettazione, modalità e tempi per la presentazione dei progetti
Gli enti che risultano beneficiari delle risorse sono tenuti a comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’elenco dei progetti entro il termine di 90 giorni calcolati con decorrenza dalla pubblicazione sul sito del ministero del decreto direttoriale che regolamenta i tempi e le modalità delle proposte. Nello schema di decreto si evidenzia, altresì, che le proposte relative ai Pums e ai piani strategici “sono automaticamente approvate e possono essere immediatamente attuate”. Alle amministrazioni interessate verrà anticipato il 50% delle risorse riferite a ciascun anno.
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Progettazione, risorse destinate agli enti locali pari a 89,55 milioni
Il Mit, tramite il secondo schema di decreto, assegna fondi statali per un importo di 89,55 milioni destinandoli al “cofinanziamento della redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e dei progetti definitivi di opere degli enti locali”. Sono considerate ammissibili a tale cofinanziamento esclusivamente le spese che scaturiscono da “obbligazioni giuridicamente vincolanti contratte dopo la comunicazione di ammissione al finanziamento”.
Le risorse sono sempre riferite al triennio 2018-2020 e, come già citato, ammontano complessivamente a 89,55 milioni di euro che verranno così ripartiti:
– 14,925 milioni di euro saranno assegnati alle 14 città metropolitane,
– 37,312 milioni di euro saranno destinati a 86 province,
– 37,312 milioni di euro andranno ad un numero ancora incerto di comuni che presenteranno richiesta di fondi.
Verrà data la precedenza agli interventi di adeguamento sismico da realizzare nelle scuole e negli edifici pubblici. Ogni comune potrà avanzare la richiesta di cofinanziamento per al massimo tre progetti, ciascuno dei quali potrà essere finanziato per un importo massimo di 60 mila euro.
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