La relazione tecnica che accompagna il disegno di Legge di Bilancio per il 2019 in discussione alla Camera (che prevede la proroga dei Bonus casa) contiene la stima di un aumento dei lavori di recupero aggiuntivi incentivati grazie alla proroga delle detrazioni fiscali che si aggira intorno al valore complessivo di 9,5 miliardi di euro. Il ddl in oggetto è stato presentato alla Camera il 31 ottobre e assegnato alla V Commissione Bilancio e Tesoro il 6 novembre, la sua approvazione è prevista entro la fine dell’anno corrente.
Bonus casa, gli effetti degli incentivi sulle ristrutturazioni
La relazione tecnica al ddl spiega quali sono gli effetti che si prevede possano essere determinati dalla proroga degli incentivi sugli interventi di ristrutturazione, efficientamento energetico degli edifici e sistemazione a verde prevista dalla manovra attualmente in discussione. La stima prevista dal Governo è quella di un aumento dei lavori per un valore totale pari a 9,5 miliardi di euro.
In dettaglio, per quanto riguarda le spese di ristrutturazione, per il 2019 il Governo prevede una spesa complessiva di 19,5 miliardi per lavori di recupero degli edifici e ipotizza che circa il 15% di tali interventi saranno attivati grazie alla spinta propulsiva dei bonus casa. A conti fatti si tratta di una quota di circa 3 miliardi di euro (2.925 milioni) che dovrebbero arrivare da lavori aggiuntivi messi in cantiere grazie alla proroga di un anno degli incentivi del 50% sulle ristrutturazioni.
Bonus casa, gli effetti dell’Ecobonus
Per quanto concerne invece l’Ecobonus, il Governo avanza la previsione che l’impulso determinato dagli interventi favoriti dalle agevolazioni previste, corrisponderà al valore annuo complessivo di 4,2 miliardi di euro, dei quali 1,6 miliardi di euro determinati dalle spese che beneficiano della detrazione al 50% e 2,6 miliardi di euro procurati dalle spese per le quali è ammessa la detrazione al 65%. Viene quindi previsto che gli italiani si attiveranno per migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni: usufruendo dell’incentivo del 50%, per cambiare gli infissi si realizzerà una spesa complessiva di 1.441 milioni, per installare caldaie a biomassa si raggiungeranno 47 milioni e per schermature utili a ridurre l’irraggiamento solare l’importo previsto è di 155 milioni. La quota rimanente di 2,6 miliardi di euro proverrà dalle spese per gli interventi di riqualificazione dell’efficienza complessiva delle abitazioni per i quali il bonus resta attestato sulla soglia più elevata pari al 65%.
A questi valori vanno aggiunte le stime riferite agli Istituti autonomi case popolari che, secondo le previsioni del Governo, sborseranno in totale 150 milioni di euro, la cui metà pari a 75 milioni sarà conseguenza delle detrazioni fiscali.
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Bonus casa, gli effetti del Bonus mobili
Il Governo stima prudenzialmente spese complessive pari a circa 1,7 miliardi di euro come conseguenza dei bonus mobili che potranno essere applicati sulle aree verdi della casa attraverso detrazioni fino al 36% sui lavori di cura, di ristrutturazione, d’irrigazione dei giardini e delle zone verdi private, compresi i balconi e i terrazzi, per una spesa massima di euro 5.000.
Bonus casa, gli effetti del Bonus verde
Infine, dalla relazione tecnica al ddl di Bilancio per il 2019 risulta la previsione di una spesa annua analoga a quella prevista dalla Legge di Bilancio per il 2018, che ammonta circa a 1,2 miliardi di euro e l’ipotesi che la metà di tale spesa, pari quindi a 600 milioni di euro, sarà determinata dall’agevolazione relativa al Bonus verde, che consiste nella detrazione del 50% sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe energetica A+ (per i forni classe energetica A) finalizzati all’arredo degli immobili interessati dalla ristrutturazione.
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Ristrutturazioni e agevolazioni fiscali
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Massimo Pipino | 2018 Maggioli Editore
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