Richieste di Ecobonus, controlli dell’Enea: cosa succede se sbagli

Le richieste non corrette saranno segnalate all’Agenzia delle entrate e la detrazione sarà revocata. Segnalazione agli Ordini dei professionisti coinvolti.

Lisa De Simone 13/09/18

Al via i controlli dell’Enea sulle richieste di ecobonus. Ci saranno verifiche a campione sulla documentazione presentata per la detrazione fiscale, ma anche controlli sul posto e nei confronti dei professionsiti coinvolti. Interessati in particolare i condomini e gli immobili sui quali sono stati dichiarati interventi di rilevante valore.

Le novità nel decreto 11 maggio 2018 del Ministero dello sviluppo economico, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’11 settembre scorso, che dopo cinque anni regola l’attività di verifica dell’Enea.

Chi sarà interessato alle verifiche

Il sistema di controlli è stato previsto dall’articolo 14 del Dl 63/2013 che ha prorogato e dettato le nuove regole per il risparmio energetico, incaricando appunto l’Enea di verificare la sussistenza dei requisiti tecnici per la fruizione del beneficio. Sulla base delle norme attuative l’Ente avrà dunque il compito di effettuare verifiche a campione su un massimo dello 0,5% delle domande presentate. Il campione sarà selezionato facendo riferimento a:
– istanze relative agli interventi che hanno diritto a una maggiore aliquota;
– istanze che presentano la spesa più elevata;
– istanze che presentano criticità in relazione ai requisiti di accesso alla detrazione fiscale ed ai massimali dei costi unitari.

Per ogni istanza soggetta a verifica, l’Enea comunicherà l’avvio del procedimento di controllo al soggetto beneficiario della detrazione o, in caso di controllo effettuato su interventi su parti comuni condominiali, all’amministratore.

Le verifiche sui documenti

Entro trenta giorni dalla ricezione della comunicazione dovrà essere inviata, se non trasmessa in precedenza, la documentazione sottoscritta digitalmente da un tecnico abilitato, nei casi in cui è prevista l’asseverazione circa il rispetto dei requisiti tecnici. Per tutti gli impianti, poi, in ogni caso dovranno essere trasmesse le copie della dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore e il libretto di impianto.

L’Enea, ricevuta la documentazione, procede alla verifica per accertare la corretta esecuzione tecnica ed amministrativa dell’intervento, la sussistenza e la permanenza dei presupposti e dei requisiti per il riconoscimento della detrazione. In caso di documentazione carente o mancato rispetto dei requisisti la verifica si chiuderà con sito negativo.

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Gli accertamenti sul luogo

Oltre alla verifica sulle carte l’Enea dovrà svolgere controlli sul posto almeno sul 3% del campione selezionato. Nell’ambito dello svolgimento delle operazioni di sopralluogo, i tecnici Enea possono richiedere ed acquisire atti, documenti, schemi tecnici e ogni altra informazione ritenuta utile nonché effettuare rilievi fotografici, purché si tratti di elementi strettamente connessi alle esigenze di controllo.

In caso di opposizione ai controlli da parte dei tecnici incaricati, o di rifiuto all’accesso all’edificio oggetto di ispezione, l’Enea darà comunicazione di esito negativo in merito alla richiesta della detrazione fiscale.

Cioè: per le richieste che risulteranno non corrette in seguito alle verifiche partirà la segnalazione all’Agenzia delle entrate per la revoca della detrazione. 

Al termine delle operazioni di verifica è prevista la redazione di un verbale contenente l’indicazione delle operazioni effettuate, della documentazione esaminata, delle informazioni acquisite e delle eventuali dichiarazioni rese dai tecnici firmatari la relazione di fine lavori, oppure dal soggetto beneficiario della detrazione ovvero dall’amministratore del condominio, rilasciandone una copia. Se il beneficiario della detrazione o l’amministratore rifiuta di sottoscrivere il verbale, ne viene dato atto nel verbale stesso.

In caso di esito negativo, verifiche sui professionisti

Nel caso di esito negativo l’Enea trasmette all’Agenzia delle entrate una relazione motivata riguardo gli accertamenti eseguiti, funzionale alla valutazione circa l’eventuale decadenza dal beneficio. Inoltre in caso di accertamento di responsabilità l’Enea provvederà anche ad effettuare segnalazioni agli ordini di appartenenza dei professionisti eventualmente coinvolti.

Come fare a non sbagliare la richiesta?

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