Ecobonus, riforma compensi avrà un notevole impatto sui progettisti

Costi delle prestazioni di geometri, architetti e ingegneri potranno rientrare nei massimali previsti per gli incentivi statali

La bozza di decreto sulla riforma dell’ecobonus che sta elaborando il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) include l’aggiornamento dei parametri tecnici degli interventi di efficientamento energetico e l’attivazione di massimali di spesa definiti “unitari”, cioè collegati al metro quadrato o al Kw (dipende dalla tipologia del prodotto), comprendendo pure le spese professionali.

Ecobonus, cosa cambia per i progettisti

Come è stato specificato in un articolo del Sole 24Ore, questi massimali potrebbero determinare un impatto considerevole sui progettisti, poiché ad oggi la norma stabilisce che i massimali “si considerano comprensivi di Iva, prestazioni professionali e opere complementari relative alla installazione e messa in opera delle tecnologie”. Perciò, oltre agli interventi, con le cifre annunciate dal provvedimento, si dovranno pagare anche le parcelle di ingegneri, architetti e geometri.

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Il Consigliere CNGeGL Pasquale Salvatore, intervistato dal Sole 24Ore, ha affermato che gli onorari per le attività di progettazione e direzione dei lavori risultano “difficilmente definibili a priori senza la preventiva istruttoria della pratica”. E ha aggiunto che per questo motivo “non andrebbero assolutamente inclusi i massimali predefiniti, anche al fine di assicurare uno standard di qualità nel servizio al cittadino”. Infine Pasquale Salvatore conclude: “dal momento che la coperta in questo modo diventerà corta e, da qualche parte bisognerà pur tirarla, prevedo oggettive difficoltà per il riconoscimento dell’attività del progettista: si corre il rischio di intervenire sulla parcella professionale per bilanciare questa minore disponibilità di fondi”.

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Redazione Tecnica

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