L’obiettivo del disegno di legge per istituire il Catasto del suolo, che dovrebbe sostituire il vecchio catasto terreni del 1886, è rivedere i valori catastali dei terreni agricoli, considerati troppo alti rispetto alla produttività reale. Il disegno di legge sul catasto è stato presentato a marzo del 2015 e, colpo di scena, inizierà per la prima volta l’esame in Commissione Finanze alla Camera… questa settimana.
La legge delega del 2014 voleva basare la stima del valore degli immobili sui metri quadri e non sui vani, ma non è mai stata messa in atto. Nel 2015 disegno di legge venne presentato perché la legge delega sulla riforma del Catasto trattava solo la revisione della stima dei fabbricati, e non si occupava dei terreni. L’obiettivo del Catasto del suolo è la tassazione più equa. Attualmente, i valori catastali sono più alti rispetto alla capacità reddituale dell’attività agricola.
La legge 34/2015 ha previsto l’esenzione dall’Imu solo per i terreni a destinazione agricola immutabile e per i terreni dei comuni delle isole minori, causando disparità di trattamento fiscale tra aziende dello stesso territorio o confinanti ma tassate in modo diverso perché situate in comuni diversi. A marzo 2017 è stato presentato un nuovo disegno di legge, secondo il quale a ogni immobile dovrà essere attribuito un valore patrimoniale medio. Puoi approfondire il tema: Riforma del Catasto: nuove rendite catastali nel nuovo ddl
Nella riforma che verrà discussa questa settimana si dice che per gli immobili a destinazione catastale ordinaria il valore sarà determinato utilizzando il metro quadro come unità di consistenza e alcune statistiche di relazione tra valore di mercato, localizzazione e caratteristiche dell’immobile. Per gli immobili a destinazione speciale, la stima si baserà sui valori di mercato. È previsto un regime fiscale agevolato che incentivi l’adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica. Per le unità immobiliari colpite da eventi naturali, previste riduzioni delle tasse.
Sul catasto fabbricati…
Per quanto riguarda il catasto immobili, è stata rettificata la rendita proposta
anche oltre il termine di un anno. La sezione V della Corte di cassazione, con ordinanza n. 20823 del 6 settembre 2017 hanno stabilito che “la procedura DOCFA consente al proprietario dell’immobile di proporne la rendita in modo da accelerare formazione e aggiornamento del catasto, ma non comprime in alcun modo il potere di rettifica dell’ufficio”.
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