Il nuovo modulo per il Permesso di costruire è ok: le novità

Rispetto alla versione del giugno 2014, il nuovo modulo unificato per il permesso di costruire presenta alcune novità: ecco quali

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Via libera al nuovo modulo per la richiesta del permesso di costruire con l’accordo tra il Governo, le Regioni e gli Enti locali. Sta quindi andando avanti l’azione di revisione e unificazione della modulistica standardizzata che ingegneri, architetti e geometri devono utilizzare nelle pratiche relative ai titoli abilitativi per la realizzazione degli interventi edilizi. I moduli unificati Scia, Cila e segnalazione certificata di agibilità, lo ricordiamo, sono stati approvati definitivamente dalla conferenza unificata lo scorso 4 maggio e possono essere già usati, dal 30 giugno.

Per il nuovo modello di Permesso di costruire dobbiamo aspettare tre passaggi

  • fino al 30 settembre le Regioni potranno apportare eventuali modifiche;
  • entro il 20 ottobre i Comuni dovranno mettere a disposizione il modulo sui propri siti, o rinviare a siti in cui esso è pubblicato. Per la mancata pubblicazione dei moduli unificati, si applica la stessa sanzione prevista dal decreto legislativo 126/2016 (Scia1). La mancata pubblicazione è illecito disciplinare per i dirigenti, può costare da tre giorni a sei mesi senza lavoro e senza stipendio.
  • dal 21 ottobre il modulo per chiedere un permesso di costruire diventa operativo in tutta Italia.

Modulo unico Permesso di costruire: le novità

Nel nuovo modulo del Permesso di costruire, il quadro riepilogativo della documentazione è stato spostato nella parte finale.
Sono state apportate modifiche ad alcuni riquadri tematici per adeguarne i contenuti ai cambiamenti della normativa di settore.
Visto che non esiste più la denuncia di inizio attività, nel modulo non c’è più nessun riferimento a questo titolo abilitativo.
Sono state fatte modifiche nella relazione di asseverazione che deve essere sottoscritta dal progettista dell’intervento: è più dettagliata la descrizione delle opere per cui viene richiesto il rilascio del permesso di costruire, sulla base della mappa delle attività dell’allegato al decreto legislativo 222/2016. Le singole attività sono state abbinate alla loro numerazione riportata in quell’elenco.
Nell’elencazione dei casi classificati come nuova costruzione, nel nuovo modulo è stata aggiunta una voce relativa agli interventi di trasformazione edilizia e urbanistica del territorio non presenti nel Dpr 380/2001.

Scarica qui il nuovo Permesso di costruire.

Gli altri moduli già utilizzabili

Le ricordiamo ancora: entro il 20 giugno 2017 le Regioni dovevano adeguare, in relazione alle specifiche normative regionali, i moduli semplificati. I Comuni, dal canto loro, dovevano adeguare la modulistica in uso entro il 30 giugno 2017 e renderanno pubblici i moduli. Fermo restando che sia le Regioni sia i Comuni dovranno garantire la massima diffusione dei moduliLeggi anche Moduli semplificati in edilizia: la situazione regione per regione.

Entro gennaio 2017, il ministro delle Infrastrutture avrebbe dovuto scrivere un glossario unico, con la descrizione dettagliata delle opere per le quali va usata la modulistica standard dei singoli titoli abilitativi. Per rimediare al ritardo, la Conferenza unificata ha istituito un tavolo di lavoro, senza però indicare una data entro cui dovranno concludersi i lavori.

Per l’adozione del regolamento edilizio tipo, le Regioni non sono state così puntuali: avrebbero dovuto recepirlo entro il 18 aprile 2017. Finora l’hanno fatto Liguria, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna.

Gli oneri per il rilascio del permesso di costruire – Ebook in pdf

La materia del contributo di costruzione correlato al rilascio del permesso di costruire (ovvero, i cc.dd. oneri concessori) è complessa, di notevole rilevanza pratica e sovente foriera di dubbi ermeneutici e difficoltà interpretative.E’ fondamentale la conoscenza della stessa da parte degli uffici tecnici comunali e dei professionisti (tecnici e legali) che si ritrovano quotidianamente a stretto contatto con l’edilizia e l’urbanistica, a maggior ragione dopo gli ultimi interventi legislativi effettuati tramite il Decreto Sblocca Italia.Questa agevole guida, dal taglio essenzialmente pratico, esamina gli aspetti più rilevanti della materia e fornisce indicazioni utili per risolvere le questioni più problematiche, con opportuni riferimenti normativi e richiami dottrinali, accompagnati da copiosa giurisprudenza. L’ebook è agigornato alle ultime novità della Legge di Stabilità 2016 che lascia ai Comuni l’opportunità di utilizzare per il 2016 e per il 2017 fino al totale dei “proventi delle concessioni edilizie” e la quasi totalità delle sanzioni previste dal T.U. per finanziare spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale e spese di progettazione delle opere pubbliche.Ad esempio: è sufficiente l’accordo verbale per lo scomputo degli oneri di urbanizzazione? L’imprenditore agricolo ha diritto all’esonero del contributo di costruzione per realizzare un intervento edilizio in una zona non agricola? Serve una motivazione nel provvedimento con cui si determina l’importo del contributo dovuto? Che succede se, dopo aver pagato il contributo, l’intervento non viene effettuato? Quali sono le conseguenze della voltura del permesso di costruire sulla sorte del contributo? Qual è la riduzione minima prevista del contributo per gli interventi di recupero edilizio? Nel caso degli interventi su edifici unifamiliari, il limite del 20% deve intendersi riferito al volume o alla superficie?Il testo si divide in quattro parti:il primo capitolo si occupa del contributo di costruzione in generale; il secondo degli oneri di urbanizzazione; il terzo del costo di costruzione, l’ultimo dei casi di esonero e riduzione del contributo.In Appendice vengono riportato alcuni articoli del Testo Unico Edilizia e tre schede riepilogative, ritenute utili quali pratici memorandum.

Antonella Mafrica – Mario Petrulli | 2016 Maggioli Editore

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Redazione Tecnica

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