Fonti rinnovabili: approvato lo schema di decreto per regimi amministrativi

Lo schema di decreto individua i regimi amministrativi per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i sistemi di accumulo, le opere connesse e le infrastrutture necessarie alla realizzazione degli impianti stessi

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo riguardante i regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il provvedimento porta la firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, del Ministro per le Riforme Istituzionali, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

Vediamo di seguito quali sono gli obiettivi del provvedimento che individua tre regimi amministrativi per semplificare le procedure.

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Sistemi Fotovoltaici

Il volume è una guida completa i) alla progettazione degli impianti fotovoltaici grid-connected, anche dotati di sistemi di accumulo, ii) alla presentazione degli interventi di manutenzione per ottimizzarne le prestazioni, iii) alla trattazione delle tematiche inerenti agli ammodernamenti tecnologici eseguiti su impianti in esercizio (revamping e repowering), iv) alla generazione distribuita residenziale ed industriale e ai sistemi di potenza multimegawatt ed utility-scale.  Il testo mostra l’architettura di un sistema fotovoltaico, fornendone gli elementi necessari per il corretto dimensionamento impiantistico, descrivendone approfonditamente l’ingegneria di sistema: dal gruppo di generazione fino al punto di connessione alla rete elettrica. Il volume è aggiornato alla normativa elettrica vigente, anche con particolare attenzione alle recenti disposizioni normative in tema di implementazione dei sistemi di accumulo all’interno del sistemo elettrico. Una parte del volume è dedicata all’esercizio in parallelo con la rete elettrica dei sistemi fotovoltaici, descrivendone le tipologie di connessione in bassa, media ed alta tensione, gli aspetti progettuali e l’iter TICA – dalla richiesta di connessione inoltrata al gestore di rete, fino alla realizzazione delle opere di rete.  Il testo mostra le operazioni di manutenzione ordinaria standard, fino ad arrivare all’analisi termografica realizzata con droni.  Sono illustrati casi di impianti fotovoltaici “under performing”, e mostrati nel dettaglio esempi di malfunzionamenti o guasti di moduli fotovoltaici ed altri componenti di impianto che comportano riduzione del performance ratio. Il testo mostra tutti gli adempimenti burocratici a cui occorre ottemperare al fine di evitare sanzioni economiche e garantire il mantenimento del diritto all’incentivo e alle convenzioni GSE per impianti incentivati e impianti fotovoltaici eserciti in grid/market parity. Di prezioso ausilio pratico risultano essere le 15 relazioni tecniche di impianti fotovoltaici, complete di schemi elettrici e calcoli progettuali – rilasciati nello spazio web a disposizione del lettore.   Alessandro CaffarelliIngegnere aerospaziale, è CTU presso il Tribunale Ordinario di Roma. Ha progettato e diretto lavori per oltre 700 MW di impianti fotovoltaici ed eolici. È socio fondatore di Intellienergia ed attualmente Business Development Manager per EF Solare Italia.Giulio de SimoneIngegnere meccanico, Ph.D. in Ingegneria dell’Energia e Ambiente. È socio fondatore e CEO di Intellienergia. Ha progettato e diretto lavori per oltre 500 MW di impianti di produzione di energia rinnovabile.Angelo PignatelliIngegnere elettronico, Ph.D. in Ingegneria dei Sistemi, PMP presso il Project Management. Ha progettato e diretto lavori per oltre 200 MW di impianti di produzione di energia rinnovabile. Kostantino TsolakoglouIngegnere aerospaziale, MSc, si occupa di sviluppo, progettazione, asset management e O&M di impianti utility scale. È Head of Engineering presso una delle maggiori realtà europee in ambito fotovoltaico. Gli autori sono docenti per conto dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.

Alessandro Caffarelli, Angelo Pignatelli, Giulio de Simone, Konstantino Tsolakoglou | Maggioli Editore 2021

Indice

Obiettivi e contenuti del provvedimento

Lo schema di decreto individua i regimi amministrativi per la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i sistemi di accumulo, le opere connesse e le infrastrutture necessarie alla realizzazione degli impianti stessi.

Questo provvedimento si inserisce nel contesto degli obiettivi di semplificazione delineati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’intento di consolidare e uniformare le normative esistenti che disciplinano la realizzazione degli impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili).

Tre regimi amministrativi per semplificare le procedure

Lo schema di decreto legislativo distingue tre “binari” amministrativi a seconda della tipologia, dimensione e localizzazione degli impianti.

  • Attività libera: non richiede atti di assenso o dichiarazioni, ad eccezione dei casi con vincoli paesaggistici, per i quali l’autorità competente deve esprimersi entro trenta giorni (attualmente il termine è di almeno 45 giorni).
  • Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): per progetti che non richiedono il “permitting” e non sono soggetti a valutazioni ambientali. A seconda delle situazioni, con il coinvolgimento di più amministrazioni, la procedura deve essere completata entro un termine che varia da un minimo di 30 giorni a un massimo di 75 giorni. Attualmente, questo termine può essere sospeso indefinitamente, portando la durata della procedura anche a due anni.
  • Autorizzazione Unica: per impianti con capacità sotto i 300 megawatt (MW), da presentare alla Regione, e per impianti superiori ai 300 MW (compresi quelli off-shore), da presentare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE). La durata del procedimento varia da 175 giorni, per progetti non sottoposti a valutazioni ambientali, fino a 420 giorni per i casi più complessi, che richiedono la Verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione d’Impatto Ambientale.
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