Oggi il Decreto terremoto (il “decretone”, che comprende primo e secondo decreto terremoto) arriva alla Camera per l’ok definitivo, senza modifiche. Proprio ieri, il nuovo Capo del Governo Gentiloni, nel suo discorso per la fiducia alla Camera (ottenuta), ha detto che la ricostruzione post terremoto è la priorità principale del suo Governo Programmatico. Proprio stanotte, invece, Amatrice e Accumoli sono state colpite da una nuova scossa, 3.8 di magnitudo. Oggi il Premier chiede la fiducia al Senato.
Primo decreto terremoto: contenuti
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Secondo decreto terremoto: contenuti
Il testo contiene la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l’obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Leggi Secondo Decreto Terremoto: è in vigore, ecco come funziona
Il 23 novembre era terminata l’analisi del Senato ai due decreti terremoto varati dal Governo a ottobre e novembre: con 194 sì, 1 no e 37 astenuti il cosiddetto “decretone” terremoto, che li comprende entrambi, era stato approvato e passava alla Camera.
Il quadro delle norme per la ricostruzione e l’emergenza inizia quindi ad assumere un assetto definitivo, anche perché il testo votato al Senato dovrebbe essere approvato alla Camera senza alcuna modifica.
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Decreto terremoto – Procedura e modulistica per i lavori di somma urgenza
I recenti eventi sismici che hanno colpito l’Italia centrale hanno posto in evidenza la necessità di poter attuare, con la massima tempestività possibile, tutti quegli interventi indispensabili alla tutela dell’incolumità delle persone e alla messa in sicurezza del tessuto edilizio oltre al patrimonio culturale. Molto spesso l’attivazione delle procedure previste in questi casi può ridurre in modo considerevole l’esposizione al rischio delle popolazioni e l’estensione dei danni a fabbricati e monumenti; questo risultato è conseguibile solo se tutti i tecnici interessati alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza riescono ad attivare le attività richieste per il raggiungimento di queste finalità.Questo ebook è stato predisposto dopo la pubblicazione dei d.l. n. 189/2016 e n. 205/2016, avvenuta l’11 novembre 2016, contenente “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni e dei territori interessati dagli eventi sismici del 2016” con la finalità di fornire un supporto operativo a tutti i soggetti impegnati negli interventi resi necessari dall’emergenza terremoto.Il criterio regolatore è quello dell’analisi delle procedure e delle attività da avviare nei casi di “somma urgenza” che si determinano a seguito di eventi metereologici, idro-geologici o sismici di grande rilevanza e che costituiscono l’elemento generatore dei gravissimi danni a persone e cose che continuano a ripetersi con regolare frequenza e altrettanto regolare devastazione.In questo senso è utile ricordare che tutto il materiale, procedure, informazioni e modulistica sono aggiornati con il d.lgs. 50/2016 – Nuovo codice degli appalti e i recenti decreti pubblicati per la specifica emergenza del terremoto.Il presente lavoro si configura, pertanto, come un primo momento di raccolta degli elementi normativi di maggior rilevanza nell’ambito delle procedure di somma urgenza, di una serie di schemi operativi per facilitare la comprensione delle varie attività da svolgere oltre alla necessaria modulistica di attuazione.Sono riportate delle tabelle o ideogrammi con le indicazioni per lo svolgimento dei vari passaggi sia per gli interventi su beni ordinari che sul patrimonio tutelato dei beni culturali con delle note esplicative per facilitare la comprensione dei processi e l’utilizzo della modulistica. Questo tipo di procedure , indicazioni e modulistica non sono direzionate esclusivamente alla emergenza sismica che si è venuta a verificare in questi mesi ma rappresentano una modalità operativa che è applicabile a tutte le situazioni in cui si verificano eventi di tale rilevanza da rendere necessaria l’attuazione di tali procedure.Le figure interessate da queste informazioni sono certamente quelle che svolgono compiti esclusivamente tecnici legati alla rilevazione, analisi e quantificazione dei danni e delle misure urgenti da attuare ma si rivolgono anche agli amministratori, ai Sindaci e ai soggetti che, all’interno delle comunità interessate, hanno o avranno il compito di gestire l’emergenza e di avviare il sistema dei soccorsi, messa in sicurezza e ricostruzione delle strutture danneggiate.Marco Agliata, Architetto, libero professionista, impegnato nel settore della programmazione, esecuzione e monitoraggio di opere pubbliche e private, esperto di problematiche ambientali, energetiche e della sicurezza. Svolge attività di consulenza per Enti pubblici e privati sulla programmazione e utilizzo delle risorse nazionali e comunitarie, progettazione, direzione lavori, attuazione, gestione e manutenzione degli interventi con particolare riguardo al recupero edilizio, difesa del suolo, valorizzazione territoriale e sostenibilità ambientale. E’ autore di numerosi volumi in materia di opere pubbliche e problematiche ambientali.
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Decreto terremoto: le ultime novità
Il Governo ha comunicato la lista dei 69 comuni che si aggiungono ai 62 già individuati dopo il terremoto del 24 agosto, portando dunque a 131 il totale dei comuni più danneggiati e che quindi dovranno ricevere gli aiuti più consistenti.
Scarica la lista dei 69 comuni aggiunti al cratere
Inoltre, a seguito degli emendamenti approvati in commissione Bilancio:
- Alcuni pagamenti saranno sospesi (canone Rai, bollette telefoniche, polizze assicurative);
- Tutti i lavoratori dipendenti hanno la possibilità di chiedere la busta paga “pesante” (al lordo delle trattenute) fino al dicembre 2017.
Altre novità, che però richiedono un’attuazione:
- Vasco Errani, commissario alla ricostruzione, potrà cercare alloggi in vendita, nuovi o “in ottimo stato” da destinare a chi è rimasto senza casa.
- Sarà poi imposta una verifica della vulnerabilità sismica degli ospedali entro 18 mesi, valutando anche il fabbisogno finanziario (servono ordinanze della Protezione Civile).
- Verrà poi concessa, con un decreto dell’Economia (dopo l’ intesa in conferenza unificata), la defiscalizzazione delle erogazioni liberali a favore dei comuni danneggiati. Anche i danni causati dai procedenti terremoti (Umbria e Marche 1997 – Abruzzo 2009) ma non ancora riparati potranno avvalersi delle nuove procedure.
Infine, sono state inserite alcune semplificazioni nella gestione delle macerie.
Per quanto riguarda il meccanismo del credito d’imposta per la ricostruzione privata, ecco le novità:
– il meccanismo è neutrale rispetto alle persone, perché è delle banche
– il finanziamento viene erogato secondo lo stato di avanzamento
– la somma del contributo percepito non potrà andare oltre il danno
Se gli immobili “necessitano soltanto di interventi di immediata riparazione”, il proprietario può procedere al ripristino immediato “della agibilità degli edifici e delle strutture” presentando il progetto asseverato da un tecnico abilitato che deve dimostrare il nesso di causalità tra danno e sisma, insieme alla valutazione del danno.
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Ricostruzione di prime e seconde case danneggiate
Sulla ricostruzione delle abitazioni, si conferma quanto già annunciato:
- Contributo alla ricostruzione del 100% per le prime case danneggiate;
- Contributo per la ricostruzione del 100% per le seconde case dentro il cratere e per le seconde case fuori del cratere se: affittate come prime case, all’interno di borghi o se di importanza artistica-culturale;
- Contributo per la ricostruzione del 50% per le seconde case in tutti gli altri casi.
Per quanto riguarda invece l’edilizia scolastica, le risorse per la ricostruzione potranno essere utilizzate anche nell’ambito della programmazione triennale degli Enti locali (2016-2018).
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