Nuovi incentivi per Rinnovabili non fotovoltaiche, come vengono distribuiti?

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che disciplina gli incentivi per rinnovabili diverse dal fotovoltaico. Entro il 20 agosto i bandi GSE per l’iscrizione al registro e per le procedure d’asta. È il DM 23 giugno 2016 che il Ministro dello Sviluppo economico ha firmato la scorsa settimana, in occasione della presentazione a Palazzo Chigi del pacchetto #energienove da 9 miliardi di euro in 20 anni per le rinnovabili.

Il decreto metterà a disposizione, a regime, 435 milioni di euro all’anno a favore dei nuovi impianti che saranno selezionati nel 2016. Il tetto per l’erogazione degli incentivi è di 5,8 miliardi di euro all’anno previsto per le energie rinnovabili diverse dal fotovoltaico, e comunque cesseranno entro il 31 dicembre 2016. Il periodo di incentivazione avrà durata di 20 anni (25 per il solare termodinamico).

 

Modalità di assegnazione

Gli incentivi per le fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico verranno assegnati con procedure di aste al ribasso differenziate per tecnologia per gli impianti di grandi dimensioni (>5 MW), mentre per gli impianti inferiori a questa soglia bisognerà chiedere l’iscrizione ad appositi registri. Entro il 20 agosto 2016 il GSE pubblicherà i bandi per l’iscrizione al registro e per le procedure d’asta. Per l’iscrizione al registro le domande dovranno essere presentate entro fine ottobre 2016. Per la partecipazione alle aste al ribasso la scadenza fine novembre 2016.

 

La distribuzione dei fondi

Alle tecnologie mature più efficienti (eolico) viene assegnata circa la metà delle risorse disponibili. Il resto è equamente distribuito tra le tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri (solare termodinamico), e alle fonti biologiche.
Il settore delle biomasse riceverà più incentivi di tutti: 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica di scarti e dei residui dell’agricoltura. Il solare conterà su 98 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie innovative, l’eolico su 85 milioni per l’on-shore e su 10 milioni per l’off-shore. All’idroelettrico 61 milioni di euro, al geotermico 37 milioni.
29 milioni di euro saranno messi a disposizione dei rifacimenti, cioè saranno utilizzati per incentivare le riqualificazioni di vecchie centrali con l’obiettivo del mantenimento in efficienza della esistente, a costi contenuti e senza nuovi impatti ambientali.

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