Nella serata del venerdì 16 febbraio 2024, le organizzazioni sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, insieme a Confprofessioni per la parte datoriale, hanno finalmente firmato l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) degli studi professionali. Questo contratto, scaduto nel 2018, ha una durata triennale e coinvolge circa un milione di lavoratori in questo settore.
La lunga e complessa trattativa è stata resa ancor più difficile a causa del contesto economico e sociale condizionato dalla pandemia e dalle spinte inflattive causate dalle crisi internazionali che hanno fortemente colpito gli studi professionali. Nonostante ciò, le parti coinvolte sono riuscite a raggiungere un accordo soddisfacente che tiene conto delle esigenze sia dei lavoratori sia dei datori di lavoro.
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Indice
Le novità previste con il rinnovo CCNL studi professionali
L’ipotesi di rinnovo del CCNL introduce nuove disposizioni, tra cui una disciplina dell’apprendistato nelle sue tre tipologie, mirando a rendere più dinamico l’accesso dei giovani al mercato del lavoro. Un impegno significativo è stato dedicato alla bilateralità per rafforzare il welfare a sostegno dei lavoratori e dei datori di lavoro del settore. Un elemento rilevante è la focalizzazione sulla prevenzione, con l’introduzione di una giornata di permesso per effettuare visite e check-up.
Inoltre, le parti coinvolte hanno deciso di aggiornare la disciplina degli istituti contrattuali, adeguandoli alle recenti novità normative. In particolare, è stata prevista l’introduzione di causali che consentono una durata del rapporto di lavoro superiore a 12 mesi. Questa modifica mira a garantire maggiore flessibilità e adattabilità alle esigenze in evoluzione del mercato del lavoro.
Le parole del presidente Gaetano Stella
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha dichiarato: “Il risultato dell’intesa è senza dubbio soddisfacente, perché è stato trovato un punto di equilibrio tra le diverse esigenze di lavoratori e datori di lavoro. L’aumento retributivo ha considerato le dinamiche inflattive e i cambiamenti nel mercato del lavoro che impattano sugli studi professionali. Una particolare attenzione è stata posta sul welfare, che è stato ulteriormente rafforzato e che da sempre caratterizza la storia contrattuale degli studi professionali.”
In conclusione, la firma dell’ipotesi di rinnovo del CCNL degli studi professionali rappresenta un passo significativo verso la stabilità e la tutela dei lavoratori in questo settore. L’attenzione al welfare, la previsione di nuove disposizioni e l’aggiornamento normativo indicano una volontà comune di affrontare le sfide attuali e future.
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