Il disegno di Legge di Stabilità 2016 è a un passo dalla sua approvazione in Consiglio dei ministri, previsto per questa mattina. La palla passerà poi alla Commissione Europea che dovrà esprimersi sul testo licenziato dal Governo: successivamente sarà la volta del Parlamento agire per la definitiva approvazione entro la fine dell’anno solare.
Ecco, all’interno della molteplicità di aspetti definita dall’importante strumento normativo, i 4 punti chiave per quello che riguarda il settore dell’edilizia.
Bonus Edilizia: la proroga è ormai certa
Ormai certa la conferma del meccanismo dei crediti d’imposta (Ecobonus 65% e Bonus ristrutturazioni 50%) per tutto il 2016: si tratta solo di una conferma e non di una stabilizzazione. Pertanto a partire dal 2017 i bonus si abbasseranno secondo programmazione. Nello specifico, l’Ecobonus prevede un ampliamento della platea che potrà beneficiarne con risorse per 350 milioni.
Una conferma (o proroga che dir si voglia) fondamentale a livello di traino per il settore edilizio: secondo i dati appena emessi dal CRESME e dal Servizio studi della Camera, nei primi otto mesi del 2015 gli interventi mossi dagli incentivi hanno sfiorato i 16 miliardi di euro. Si prevede che alla fine dell’anno l’investimento complessivo sarà di 23,5 miliardi. Dati che confermano la necessità di una proroga per il prossimo anno.
Questa sera avremo maggiori certezze in merito alla possibile estensione dell’Ecobonus 65% anche agli alloggi popolari (con possibile connessione ad una più vasta operazione di rigenerazione urbana) o agli interventi eseguiti su capannoni e stabilimenti di imprese. Possibile anche l’ampliamento alle importanti attività di consolidamento antisismico e bonifica amianto.
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Addio TASI e IMU
La cancellazione delle tasse sull’abitazione principale si configura in queste ore come una delle priorità del Governo Renzi: l’idea è quella di ridurre il carico fiscale sulle famiglie e rilanciare l’intero settore dell’edilizia con una misura allo stesso tempo efficace e simbolica. L’idea concreta per il 2016? Unificare TASI e IMU su tutte le abitazioni diverse dalla prima casa, eliminando il tributo su tutte le prime abitazioni. Il costo dell’operazione è il più alto tra tutte quelle potenzialmente inserire della Legge di Stabilità: 3,7 miliardi di euro.
Esenzione IMU imbullonati
Permangono ancora dubbi sull’esenzione IMU per i cosiddetti imbullonati: definire quale parte dei beni produttivi di un’impresa ancorati al suolo dovrà essere una volta è per tutte esentata dal pagamento dell’IMU determinerà in maniera concreta l’impatto finanziario della misura che va da 300 milioni fino a 1 miliardo.
Decontribuzione aziende
Scatta il decalage per lo sgravio contributivo in relazione alle imprese (comprese quello edili, ovviamente): per le assunzioni con il nuovo contratto a tempo indeterminato (quello per intenderci “a tutele crescenti”) effettuate nel 2016 si profila la conferma dell’esonero contributivo ma dimezzato nelle cifre (da 8mila a 4mila euro all’anno di risparmio) e decurtato nell’orizzonte temporale (per 2 anni invece che 3).
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