Una nuova strategia per promuovere in Europa il ricorso alle infrastrutture verdi, le quali devono diventare parte integrante della pianificazione territoriale.
Questa l’idea della Commissione europea. Le infrastrutture verdi si servono della natura per ottenere benefici ecologici, economici e sociali: “per difenderci dalle alluvioni, invece di costruire nuove infrastrutture potremmo sfruttare la soluzione offerta dalle zone umide naturali, che assorbono l’acqua in eccesso provocata da piogge intense”, dicono da Bruxelles.
Un altro punto a favore delle infrastrutture verdi sono i costi: si spende meno e si ottengono strutture “che durano di più rispetto alle opere di ingegneria civile”, sottolinea la Commissione Ue. “Oltre alla salute e all’ambiente, a trarne vantaggio sono anche altri aspetti del vivere sociale, con nuovi posti di lavoro e città trasformate in spazi in cui è più gradevole vivere e lavorare. Per non parlare della flora e della fauna selvatiche, che grazie alle infrastrutture verdi trovano un ambiente propizio al loro insediamento, anche in contesti urbani”.
La Commissione europea ha illustrato le motivazioni alla base del sostegno alle infrastrutture verdi e descritto le caratteristiche della futura strategia dell’UE. Ha invitato gli Stati membri a basarsi sulle opportunità date dalle infrastrutture verdi per imprimere un impulso alla loro realizzazione e valorizzare i vantaggi a favore dello sviluppo sostenibile.
La comunicazione si basa sulla Tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse e sulla strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020.
Leeggi le motivazione a sostegno della decisione della Commissione Europea a favore delle infrastrutture verdi.
La Commissione ha inoltre pubblicato anche una brochure di 4 pagine che illustra i principali temi relativi alle infrastrutture verdi.
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