Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha detto sì al testo del decreto dei Ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture per determinare i parametri, cioè l’importo a base gara, per i servizi di ingegneria e architettura.
La prima versione era stata bocciata dal CSLP e dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (leggi anche Decreto parametri bis, si allungano i tempi per le nuove tariffe) per il fatto che i parametri avrebbero determinato corrispettivi più alti rispetto a quelli delle vecchie tariffe professionali abrogate e di conseguenza avrebbero violato il vincolo imposto dalla Legge 27/2012, cioè il divieto di superamento dei compensi di cui al D.M. 4 aprile 2001.
Il testo è stato modificato e corretto dal Ministero della Giustizia e rimandato al CSLP che ha finalmente dato l’ok. Le prossime tappe dovrebbero essere il pronunciamento dell’AVCP, poi il parere del Consiglio di Stato e infine la firma dei ministri della Giustizia e delle Infrastrutture.
Per ripercorrere l’intera vicenda del Decreto Parametri, clicca qui. In breve: le categorie tecniche da molto tempo denunciano i ribassi (fino al 90%) delle offerte nelle gare pubbliche. I ribassi sono consentiti per l’assenza di riferimenti per le stazioni appaltanti a causa della cancellazione delle tariffe minime obbligatorie nel decreto Liberalizzazioni.
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