È stato firmato ieri a Venezia l’ Accordo di programma per la bonifica e la riqualificazione ambientale del sito di interesse nazionale di Venezia-Porto Marghera e aree limitrofe, come anticipato a inizio aprile da Ediltecnico.it.
Cofirmatari dell’accordo sul risanamento del SIN di Porto Marghera sono stati il Ministro dell’ambiente Clini, il sindaco di Venezia Orsoni, il governatore della Regione Veneto Zaia e il magistrato delle acque di Venezia D’Alessio.
“È stata posta una pietra miliare”, ha detto il governatore Zaia. “Fino ad oggi si parlava di sfida di Porto Marghera e del suo recupero, ora parliamo di quello che sarà il suo futuro certo” (leggi anche Ritardi sulle procedure di riqualificazione ambientale del SIN di Porto Marghera).
In base all’accordo saranno semplificate le fasi procedurali dell’autorizzazione delle bonifiche nel SIN di Porto Marghera (scarica i dati storici sul SIN di Porto di Marghera).
Questo significa, si legge nel comunicato congiunto del MAATM, Regione e Comune, agevolare tre miliardi di finanziamenti pubblici e 2,7 miliardi di finanziamenti privati per insediamenti in quest’area.
L’intesa , articolata su 12 articoli, si basa sulla volontà di semplificare e sburocratizzare le procedure di risanamento e favorire il recupero dell’area con il reinserimento di industrie. L’esempio della Regione Veneto, per Clini, diventa propedeutico per altri 57 siti industriali altamente inquinati di interesse nazionale, come quello di Trieste (leggi news)
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