L’efficienza energetica nelle scuole permetterà un risparmio di circa 10 miliardi. Allo studio anche nuovi modelli di città e infrastrutture intelligenti, “smart” come si dice in gergo. Un’audizione alla Camera ha permesso al Ministro di illustrare alcune idee innovative.
A scuola: risparmio energetico e sicurezza
Oggi le scuole rappresentano un costo energetico pari a 12,5 miliardi di euro: quasi tutti gli edifici (che occupano 64 milioni di metri quadri) si trovano in classe energetica G (circa 200 euro a metro quadro). Portando le scuole in classe A (come richiesto dall’Europa a partire dal 2020), i consumi scenderebbero a 35 euro/mq. Il costo totale si abbasserebbe a 3 miliardi, con un risparmio di 9,5 miliardi di euro da utilizzare per altri progetti.
Il Ministro ha annunciato la creazione di un tavolo tecnico con Cassa Depositi e Prestiti, Inps e Inail, che si occuperà di individuare soluzioni per la costruzione di nuove scuole.
Le Smart Cities
Ricerca e delle infrastrutture potranno contare rispettivamente su 3,3 e 1,7 miliardi. Il Ministro vuole accelerare la capacità di spesa dei fondi messi a disposizione a livello nazionale ed europeo: circa 500 milioni potrebbero essere convogliati verso le Smart Cities, con infrastrutture intelligenti e soluzioni urbane e di urbanistica date dalla collaborazione tra pubblico e privato. Le città dovranno essere centri di riferimento per l’innovazione, nodi strategici per raggiungere gli obiettivi 20-20-20.
I bandi
Saranno per questi motivi predisposti bandi per individuare progetti pilota in ambito di scuola, mobilità, salute, energia, ambiente, cultura e turismo.
Novità anche dal punto di vista della condivisione delle iniziative: una parte di esse sarà “tradizionalmente” hardware, cioè rimarrà sul territorio, e in una parte sarà software, in condivisione, per la creazione di un nuovo sistema Paese.
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