Il 63% degli ingegneri che ha lavorato con il Superbonus 110 non ha mai praticato lo sconto in fattura

Il ricorso alla sconto in fattura, pur essendoci stato, non risulta particolarmente diffuso tra i professionisti CNI. Scopriamo perché l’opzione dello sconto in fattura non piace agli ingegneri

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Il dato è frutto di un’indagine effettuata dal Centro Studi CNI che nel mese di marzo ha intervistato 4.321 ingegneri iscritti all’Albo che esercitano la libera professione in via esclusiva e che operano sia come lavoratori dipendenti sia come liberi professionisti.

Lo scopo della ricerca è stato quello di quantificare il ricorso, da parte degli ingegneri, allo sconto in fattura per i lavori realizzati in edilizia con Superbonus 110% e con bonus ordinari nel biennio 2021-22.

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Inoltre, dall’indagine è emerso che un numero molto consistente di ingegneri iscritti all’Albo ha svolto lavori finanziati con i bonus:

  • il 64% dei professionisti ha operato con i Superbonus 110% e
  • il 55% con i bonus “ordinari” (Bonus facciate, Ecobonus per il risparmio energetico).

Scopriamo perché l’opzione dello sconto in fattura non piace agli ingegneri.

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Le partiche Superbonus seguite dagli ingegneri

Il numero più elevato di pratiche con bonus è stato raggiunto dagli ingegneri che svolgono la professione a tempo pieno.

Gli ingegneri che hanno partecipato all’indagine hanno fatto registrare in media 10 pratiche a testa con Superbonus e 6 con bonus ordinari. Il CNI però precisa che questo dato non è omogeneo, dal momento che le strutture più organizzate, come le società o gli studi di maggiori dimensioni, hanno registrato valori ben al di sopra della media.

La complessità che sovente caratterizza questi lavori ha fatto sì che le strutture più grandi siano riuscite ad affrontare in un tempo relativamente breve un numero più consistente di cantieri.

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Gli ingegneri preferiscono riscuotere il compenso nella forma tradizionale

Nei casi analizzati, i professionisti hanno preferito riscuotere il proprio compenso nella forma tradizionale, ovvero attraverso la liquidazione della fattura direttamente presso il committente. Il ricorso alla sconto in fattura, pur non essendo mancato, non risulta particolarmente diffuso, anche tenendo conto del consistente numero di lavori effettuati e di cantieri che sono stati aperti.

Per il Superbonus 110%:

  • il 37% dei professionisti ha fatto ricorso allo sconto in fattura: tra questi il 12% ha utilizzato sempre lo sconto in fattura per tutti i lavori ed il 25% lo ha alternato al pagamento diretto del committente;
  • il 63% di chi ha lavorato con Superbonus 110% non ha mai praticato lo sconto in fattura, magari perché ritenuto non conveniente, rischioso e complicato.

Per i bonus ordinari hanno deciso di ricorrere in minoranza allo sconto in fattura:

  • solo il 21%, di cui appena il 10% ha sempre utilizzato tale modalità per tutti i lavori;
  • di conseguenza il 79% non ha mai utilizzato lo sconto in fattura e si è fatto pagare direttamente dal committente.

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Gli ingegneri che hanno scelto lo sconto

La maggior parte degli ingegneri che hanno utilizzato lo sconto in fattura per lavori con Superbonus 110% lo hanno portato in detrazione/compensazione nella propria dichiarazione dei redditi, mentre solo il 23% ha ceduto il credito ad una banca.

Oltre il 70% di chi ha ceduto il credito ad una banca, poi, non ha recuperato per intero il compenso pattuito con il committente. Tra costoro, il credito procapite presente attualmente nei singoli cassetti fiscali ammonta a cifre piuttosto consistenti: 40 mila euro, che superano i 100 mila euro nel caso delle società di ingegneria.

Dal comunicato stampa della Fondazione Consiglio Nazionale Ingegneri – Ufficio stampa
Antonio Felici 

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Foto:iStock.com/Thicha Satapitanon

Redazione Tecnica

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