Pannelli fotovoltaici di grandi dimensioni, come gestirli in modo semplice

No-FLEX: la novità Sun Ballast per semplificare il lavoro di progettisti ed installatori nella realizzazione di impianti fotovoltaici con pannelli che superano i 2 metri. Le caratteristiche tecniche e l’utilizzo

Il mercato del fotovoltaico si evolve molto velocemente con l’introduzione, sempre più frequente, di pannelli di grandi dimensioni e Sun Ballast risponde progettando e realizzando un nuovo prodotto capace di rispondere con prontezza ed efficacia a precise esigenze tecniche.

In questo caso parliamo della gestione di installazioni con pannelli di grandi dimensioni. L’aumento della lunghezza del pannello ha preso piede perché apporta vari benefici in termini di efficienza dell’impianto: pannelli più grandi producono infatti una maggiore quantità di energia rinnovabile.

Insieme a grandi benefici a livello di efficienza emergono però difficoltà legate proprio alle aumentate dimensioni dell’installazione. Moduli più grandi significano infatti anche una minore resistenza ai carichi vento e neve, una diminuzione della tenuta dovuta non solo all’aumento delle dimensioni ma anche all’assottigliamento dei pannelli.

Era necessaria quindi una soluzione tecnica che favorisse l’espansione di questa tendenza di mercato, garantendone al tempo stesso sicurezza e affidabilità. In una parola: No-Flex.

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Sun Ballast ricerca, Sun Ballast risolve

Sun Ballast è costantemente in contatto collaborativo con i maggiori produttori di pannelli per testare e certificare i fissaggi delle zavorre con le diverse tipologie di pannelli disponibili sul mercato.

Appurata la necessità di una nuova soluzione, il reparto Ricerca e Sviluppo di Sun Ballast ha messo in campo esperienza e know-how per progettare e brevettare una soluzione completamente nuova: No-Flex.

No-Flex è la nuova piastra in acciaio che viene posizionata e fissata direttamente sulle zavorre che presentano già un inserto filettato M8.

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Brevettata come soluzione per i pannelli di grandi dimensioni posati in orizzontale (ma adatta anche a pannelli di dimensione minori quando richiesta dai manuali di montaggio), grazie all’inserimento di un ulteriore zavorra nel centro dei pannelli permette di fissare i moduli in più punti e di aumentare la stabilità del pannello stesso.

Questa modalità offre molteplici vantaggi:

  • aumenta la resistenza al vento dell’intero impianto fo
    tovoltaico grazie all’incremento di carico statico
  • aumenta la resistenza del carico neve
  • evita la flessione centrale dei pannelli
  • rispetta i parametri d’appoggio dei moduli garantiti dalla casa produttrice.

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L’aumento della resistenza ai carichi è fondamentale per la buona salute dell’impianto: l’aggiunta di una terza zavorra centrale, e della staffa No-Flex a cui poi viene fissato il pannello tramite l’utilizzo di morsetti, garantisce un’incredibile resistenza alle sollecitazioni che potrebbero danneggiare il pannello, sia dal basso con il vento, che dall’alto con la neve.

L’aumento dei punti di fissaggio – da 4 a 6 – migliora la resistenza strutturale e rende il sistema meccanicamente più robusto sia in caso di sollecitazioni estreme sia per quelle ripetute nel tempo.

La cornice abbraccia strutturalmente il pannello e lo rafforza in modo tale che non si apra a causa dei carichi.

Ultimo vantaggio, ma non meno importante, è il pieno rispetto dei requisiti richiesti dai produttori di pannelli per poterne garantire la durabilità, un obiettivo che No-Flex assicura grazie all’introduzione di un numero maggiore di punti di fissaggio.

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Standard qualitativi certificati, con straordinari risultati ai test di carico

L’ufficio Tecnico e il reparto Ricerca e Sviluppo Sun Ballast, come accade per ogni sistema o accessorio, hanno certificato la validità di No-Flex tramite prove di laboratorio con due differenti tipologie di prove di carico: carico distribuito e carico puntuale. Lo scopo di questo test è studiare eventuali rotture, distacchi e malfunzionamenti apprezzabili mediante esami visivi e conseguenti al sovraccarico di pesi applicati.

I pesi sono stati distribuiti su tutto il pannello, su lati precisi, su punti localizzati e anche sulla staffa.

Dai calcoli effettuati in laboratorio è emersa un’incredibile resistenza al carico, fino a 6000 Pa (Pascal) per il sistema Connect e fino a 2400 Pa (Pascal) per il sistema Standard. Gli stessi test di carico sono stati effettuati anche sulla staffa che ha dimostrato una resistenza di oltre 100 Kg.

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Durabilità assicurata, con due tipi di staffa: per il sistema Connect e per il sistema Standard

Oltre a realizzare soluzioni durature nel tempo, facili e veloci, Sun Ballast offre supporto tecnico e progettuale in modo che durante l’installazione il cliente non riscontri difformità rispetto al progetto.

Per quanto riguarda No-Flex, appunto, saranno tecnici Sun Ballast a consigliarne l’utilizzo in base ad attenti calcoli di dimensionamento, scegliendo quindi il modello ideale per il sistema.

Per il sistema Connect, No-Flex è infatti disponibile come staffa a “L” che viene fissata sulle 3 diverse tipologie di zavorre che caratterizzano il sistema stesso. Per il sistema Standard, No-Flex propone invece una staffa dritta con 3 asole che viene fissata sulla zavorra aggiuntiva posta centralmente, così da rendere il pannello più saldo al sistema.

No-Flex è perfetto per rendere un impianto fotovoltaico resistente e duraturo negli anni, perché è la giusta alternativa in termini di solidità, costi e tempi d’installazione, rispetto a pesi aggiuntivi o altri accessori che vengono integrati sulla struttura e non direttamente a contatto con il pannello.

Sun Ballast ha anche integrato No-Flex nel software di progettazione gratuito InSun, così da poter calcolare, in automatico e in autonomia, la necessaria resistenza ai carichi del pannello, la corretta posa e quindi la garanzia. Su InSun è possibile, inoltre, ottenere in tempo reale la compatibilità del sistema utilizzato con il pannello scelto.

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