L’iscrizione a un ordine professionale è compatibile con l’insegnamento? È una domanda che molti professionisti, come architetti, ingegneri e commercialisti, si pongono spesso. E quella dell’insegnamento, soprattutto in questo difficile momento storico e in particolare in Italia, è una strada che alletta diversi professionisti. La risposta è sì.
Se è vero che nella nostra amata penisola non si è mai dato particolare valore a percorsi formativi di prestigio, compresi anche di Master all’estero e votazioni cum Laude, con la pandemia in corso le opportunità di lavoro sono drasticamente calate, per cui numerosi architetti, commercialisti e ingegneri si sono ritrovati a reinventarsi totalmente.
Dalle informazioni ricevute da Docenti.it, un’importante realtà specializzata proprio nell’aiutare diplomati e laureati a entrare nel mondo della scuola, si percepisce che l’insegnamento sta diventando, per i professionisti delusi dall’attuale situazione del mercato, una valida soluzione. Non solo può diventare un’ulteriore entrata economica, ma può offrire altre soddisfazioni alle proprie prospettive professionali.
Professionisti che diventano insegnanti: come procedere?
Docenti.it, negli oltre sei anni di attività, ha avuto occasione di incontrare moltissimi professionisti che aspiravano a entrare nella scuola. Ha avuto modo quindi di raccogliere esperienze e casistiche diverse che gli hanno permesso di realizzare e migliorare i propri servizi, adattandoli alle esigenze di chi aveva già una professione.
Docenti.it suggerisce ai professionisti intenzionati a diventare insegnanti, come prima cosa, di effettuare una Valutazione del Piano di Studi. La verifica, da parte di specialisti del settore, dei crediti formativi universitari (CFU), degli esami sostenuti e del settore scientifico disciplinare (SSD) è indispensabile per capire se si possiede una Classe di Concorso completa o serve acquisire ulteriori requisiti.
Per poter insegnare, architetti e ingegneri, ad esempio, devono possedere le Classi di Concorso complete A20 A26 A28. Come capire se si possiedono tutti i crediti per questi determinati ambiti?
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Per sapere quali sono le proprie Classi di Concorso, Docenti.it mette a disposizione sul proprio sito un tool gratuito. Inserendo il livello di istruzione e il tipo di laurea conseguito in pochi secondi si scopriranno le Classi di Concorso.
Questa verifica però non è sufficiente a sapere se gli esami svolti sono idonei e quindi sono stati ottenuti tutti i crediti necessari a completare una o più classi di concorso. È importante accertarsi bene perché anche per un solo credito mancante si può rendere non valida la classe di concorso.
Certo è possibile eventualmente in autonomia verificare i requisiti utilizzando le tabelle messe a disposizione dal MIUR, ma è macchinoso e non sempre preciso. Se si ha l’opportunità, quindi, è meglio ricorrere a servizi offerti da realtà affermate e specializzate, come appunto Docenti.it. La valutazione assistita offre infatti un risultato sicuro e certo entro 48 ore. Inoltre saranno indicati eventuali percorsi formativi da integrare qualora il piano di studi non risulti idoneo.
Graduatoria di istituto, è necessario iscriversi?
Una volta conseguiti tutti i requisiti ci si può iscrivere alla graduatoria e attendere di essere chiamati. In ogni caso, se si ha l’esigenza di ottenere punti per raggiungere una posizione più alta, una buona soluzione è presentare la domanda di Messa a Disposizione (MAD). Anche chi non è iscritto alle graduatorie, perché non possiede tutti i requisiti, può candidarsi tramite MAD e ottenere incarichi di supplenza negli istituti selezionati.
Inviare le MAD può essere un processo lungo e complicato, affrontato in autonomia. Docenti.it lo rende veloce e sicuro, il servizio ideale per chi svolge già un’attività. Prima di essere inviata agli indirizzi degli istituti selezionati, la domanda viene infatti revisionata dal team interno per verificare che sia stata compilata correttamente. È bene sapere che anche con un piccolo errore di compilazione si rischia di essere scartati.
Docenti.it offre anche un’altra grande opportunità: l’immissione della propria domanda all’interno dell’Elenco Nazionale Supplenti, il database consultato da tutti gli istituti pubblici e privati per la ricerca di aspiranti insegnanti disponibili a ricoprire incarichi a tempo determinato.
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Immagine: iStock/Ridofranz
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