Siamo nell’era dei punteggi e dei rating, del pollice alzato per apprezzare la spolverata di origano sulla pizza, votiamo e diamo un numero a tutto ciò che ci passa sotto mano.
In Cina stanno già testando un sistema che prevede la valutazione della popolazione per dividerla in categorie: queste, saranno autorizzate o meno a giovare di determinati servizi, da quelli sanitari all’acquisto di un biglietto del treno. Scenari da Black Mirror? In parte sì.
In Italia Agenzia delle Entrate, sebbene faccia sul serio, non è così pericolosa e di certo non ha manie totalitarie: il nuovo software Il tuo Isa è infatti uno strumento che serve a calcolare il proprio indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa) e aiutare i contribuenti a gioire dei vantaggi premiali. Sempre di punteggio si tratta, da uno a dieci, ma di ben altra sorta.
Come funziona, dove si trova e quali benefici apporta nel suo utilizzo? Vediamo insieme i dettagli del nuovo software di Entrate.
Isa, ecco il nuovo software di Entrate
Il nuovo software Il tuo Isa è online sul sito dell’Agenzia delle Entrate ormai da qualche giorno, e dopo alcuni aggiustamenti iniziali, è pronto in versione definitiva: permette a imprese e professionisti il calcolo del proprio indice sintetico di affidabilità fiscale e beneficiare, una volta contabilizzato il valore raggiunto, di alcuni vantaggi tra cui:
– l’esclusione dagli accertamenti di tipo analitico-presuntivo;
– la riduzione dei termini per l’accertamento;
– l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta.
Ricordiamo che a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019, gli Isa sostituiranno gli studi di settore. I parametri delineati riguarderanno diverse tipologie di attività economiche dei settori agricoltura, manifattura, commercio, servizi e professioni.
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Come si calcola l’Isa?
Il nuovo software di Entrate permette di calcolare l’indice sintetico di affidabilità fiscale per tutti gli Isa approvati ed è disponibile sul sito internet dell’Agenzia.
Una volta scaricato, consente di:
– creare una nuova posizione (o aprire una posizione precedentemente salvata);
– inserire i dati necessari per il calcolo;
– preparare la posizione da allegare alla dichiarazione dei redditi.
Quando i dati saranno disponibili potranno essere visionati e acquisiti sia dal contribuente che dall’intermediario delegato, secondo due modalità:
– tramite cassetto fiscale, in modalità puntuale;
– tramite servizio Entratel, in modalità massiva.
L’applicazione, a seguito dei calcoli e con un punteggio da 1 a 10, è in grado di mostrare in maniera trasparente il livello di affidabilità raggiunto.
Un’altra utile funzione del software è il salvataggio archivi.
A cosa serve?
Come già detto, sostituiranno per la dichiarazione dei redditi 2019 gli studi di settore. Lo scopo dell’istituzione di questo punteggio è quello di fornire a lavoratori autonomi e imprese un riscontro veritiero e trasparente sul proprio livello di affidabilità fiscale.
Gli operatori economici saranno così in grado di conoscere autonomamente la propria posizione e in caso di errori, di correggere i dati comunicati al Fisco. Sarà possibile anche comunicare altri dati in favore di un aumento di punteggio, e quindi, di affidabilità.
Quali sono i benefici reali dell’Isa?
Il grado di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2018 è espresso con una scala da 1 a 10. Agenzia delle Entrate ha stabilito tramite il provvedimento dell’8 maggio 2019 che le imprese e i professionisti che raggiungono un punteggio almeno pari a 8 sia corrisposto l’esonero, entro i limiti fissati, dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta. Oltre a questo, è prevista la riduzione di un anno dei termini per l’accertamento dei redditi di impresa e di lavoro autonomo, oltreché dell’Iva.
Avere un Isa invece almeno pari a 8,5, comporta l’esclusione dagli accertamenti basati sulle presunzioni semplici; i contribuenti con punteggio da 9 in su sono esclusi anche dall’applicazione della disciplina delle società non operative e dalla determinazione sintetica del reddito complessivo, nel caso in cui il totale accertabile non ecceda di due terzi quello dichiarato.
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Come si consultano i dati?
Gli intermediari incaricati dell’invio telematico che sono in possesso della delega alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, devono trasmettere tramite il servizio Entratel i dati all’Agenzia: il file necessario dovrà elencare tutti i contribuenti per cui risultano delegati.
Gli intermediari non delegati alla consultazione del cassetto fiscale del contribuente, devono invece acquisire una delega puntuale, che sarà valida soltanto per acquisire i dati necessari all’applicazione degli Isa. Oltre a questo, serviranno copia del documento di riconoscimento del delegante (in formato cartaceo o elettronico) e la trasmissione all’Agenzia di un file contenente l’elenco dei contribuenti per cui risultano delegati (servizio sopra citato Entratel).
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