Per i crediti d’imposta, quali rischi corrono i soggetti coinvolti? L’indebita fruizione comporta pesanti conseguenze tributarie, se non penali, in base alla gravità. I controlli sui crediti di imposta si sono fatti sempre più severi, soprattutto per i diversi bonus edilizi, la cui fruizione si fa più estesa e questo comporta maggiori contestazioni.
Vediamo quali possono essere le possibili violazioni fiscali e cosa comportano in termini legali sia ai beneficiari dei lavori e sia alle imprese.
Mancato accesso alle detrazioni fiscali
Uno dei casi più frequenti che può succedere è che i lavori realizzati per diverse cause, tra cui l’inosservanza degli adempimenti, l’assenza parziale di requisiti o il superamento soglie, possano non portare ad usufruire delle detrazioni in toto o in parte. Di solito, in questi casi, si parla di violazioni fiscali che vengono accertate in capo ai contribuenti che hanno beneficiato dei lavori e della conseguente detrazione/sconto in fattura/cessione del bonus. L’Agenzia recupera nei loro confronti:
- l’importo corrispondente alla detrazione non spettante;
- le sanzioni del 30%;
- gli interessi.
Il fornitore che ha applicato lo sconto e il cessionario del credito rispondono con il beneficiario della somma detratta e dei relativi interessi solo in caso di accertato concorso da parte loro nella violazione del contribuente.
Al di fuori del concorso, fornitori e cessionari rispondono solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto. In altre parole, il fornitore o il cessionario rispondono delle violazioni solo se l’Ufficio accerta il concorso nella violazione o per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito ricevuto.
Lo sapevi che: Modello cessione o sconto in fattura. Entrate modifica il format
Responsabilità penale: consapevolezza e intenzionalità
Quando si parla di responsabilità penale s’intende un reato che implica la consapevolezza e intenzionalità dell’illecito. Quindi, per esempio, quanto un condomino piuttosto che l’amministratore di condominio o l’impresa esecutrice dei lavori ha partecipato attivamente a compiere l’illecito e ne è o meno consapevole.
Come quando ci sono le sovrafatturazione dei lavori: la posizione di un condomino (di un condominio numeroso) non al corrente delle modalità di quantificazione dei prezzi sarà certamente differente rispetto a quella di un condomino che ha ricevuto lavori ulteriori rispetto a quelli oggetto del beneficio senza pagare in più, o nei confronti di chi ha concordato con l’impresa valori montati.
>> Non perderti nessun articolo! Ricevi le nostre news
Condizioni di illeciti più gravi, fino al penale
Di solito, tra gli illeciti ritenuti sicuramente più gravi ci sono:
- Sovrafattura dei lavori. Nelle situazioni in cui gli interventi descritti in fattura siano stati effettivamente eseguiti, ma il costo venga sovrastimato per fruire di un maggiore credito di imposta rispetto a quello che giustamente spetta o per ottenere, con la medesima spesa, anche l’esecuzione di lavori non ammessi al beneficio.
- Lavori non fatti. Gli interventi non vengono realizzati, o sono del tutto differenti rispetto a quelli previsti per accedere all’agevolazione e indicati nelle fatture della ditta fornitrice. Questa situazione vorrebbe dire che esiste una connivenza illecita della ditta esecutrice dei lavori, di chi li riceve e degli attestatori.
- I lavori fatti da soggetti diversi. È possibile che i lavori vengano fatturati da un’impresa differente rispetto a quella che ha effettivamente eseguito i lavori, per esempio perché il cliente intende cedere il credito e l’impresa, e per sue ragioni, non può utilizzarlo.
>> Stai seguendo un progetto? In questa sezione proponiamo soluzioni che possono aiutarti nella scelta di prodotti e tecniche da applicare in cantiere
Secondo l’art. 1 del Dlgs 74/2000, per fatture o altra documentazione per lavori inesistenti si intendono quelli emessi a fronte di operazioni:
- non realmente effettuate in tutto o in parte;
- che indicano i corrispettivi o l’imposta sul valore aggiunto in misura superiore al reale;
- che riferiscono l’operazione a soggetti diversi da quelli effettivi.
>> Leggi anche: Decreto anti-frodi bonus edilizi in Gazzetta: ecco cosa cambia per il Superbonus
Condanne per fatture su operazioni inesistenti
In questi casi, si prevede che l’impresa, che esegue i lavori ed emette le fatture commette un reato, cosiddetto delitto, secondo l’art. 8 del Dlgs 74/2000 in base al quale è punito con la reclusione da quattro a otto anni, per chiunque, che al fine di consentire a terzi l’evasione, emette o rilascia fatture per operazioni inesistenti.
Nel caso in cui l’importo che non corrisponde al vero sia inferiore 100mila euro, si applicherebbe la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni.
Potrebbe interessarti: Superbonus e gestione contenzioso. L’altra faccia dell’agevolazione
Chi riceve le fatture
Fermo restando la necessità della consapevolezza dell’illecito di cui si è parlato sopra, per colui che ha beneficiato dei lavori e quindi ha ricevuto le fatture:
- se le ha indicate in dichiarazione, si configurerebbe lo speculare delitto di dichiarazione fraudolenta (punito analogamente all’emissione),
- se, invece, si tratta di persona fisica non soggetto Iva che non ha indicato in dichiarazione la fattura, si potrebbe configurare il concorso nel precedente reato di emissione commesso dall’impresa edile.
>> Ecco qui: Proroga sconto in fattura e cessione credito: 2024 per i bonus edilizi e 2025 per il 110
Chi utilizza il credito acquistato, se estraneo agli illeciti, non ne è responsabile penalmente
Infine, per chi utilizza poi il credito acquistato, se non sono al corrente degli illeciti penali fatti dall’impresa o dal committente, non sono responsabili.
Ovviamente, gli utilizzatori del credito acquistato (banche, finanziarie eccetera), se ignari degli illeciti penali commessi da impresa e committenti dei lavori, non rischiano pene pesanti.
Non solo Superbonus, ma anche: Bonus Casa: un nuovo strumento di cessione del credito
Da non perdere
Per avere un quadro più chiaro su cosa sta accadendo dopo l’entrata in vigore del Decreto Anti-frodi, EdilTecnico con Maggioli Formazione organizza il corso online in diretta Bonus Casa e Decreto Anti Frode. L’impatto sui lavori in corso e indicazioni operative a cura di Antonella Donati.
Indicazioni pratiche e approfondimenti sulle questioni più controverse con l’obiettivo di fornire gli strumenti utili per risolvere i problemi legati alle agevolazioni edilizie.
>> Clicca qui per l’iscrizione <<
Per approfondire
Ci sono quindi una serie di aspetti di cui tenere conto per evitare e gestire il contenzioso Superbonus 110, e questi vengono descritti nella guida e-book Come evitare e gestire il contenzioso, degli autori Vincenzo Cristiano, Angelo Carlo Colombo, Andrea Mascetti, Chiara Colonetti, Monica Alberti, Monica Biella, Nicolò Filippo Boscarini, Paola Balzarini, Paolo Alessandro Bancher, edito da Maggioli Editore.
Potrebbe interessarti anche
Il Superbonus 110%, continua a essere fonte di dubbi e criticità anche in considerazione dei diversi interventi interpretativi dell’Agenzia delle Entrate. La cessione del credito e lo sconto in fattura sono stati prorogati per il Superbonus fino al 31 dicembre del 2025, per cui è fondamentale capirci ancora di più sul 110.
Superbonus 110%
Il Superbonus 110%, prorogato al 2022, continua a essere fonte di dubbi e criticità anche in considerazione dei diversi interventi interpretativi dell’Agenzia delle Entrate.Il presente testo vuole essere uno strumento operativo per affrontare le questioni più problematiche e di maggior interesse in virtù della più recente normativa e prassi.Il volume è diviso in due parti. La prima raccoglie 200 quesiti e risposte alla luce dei chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate, del MEF e dell’ENEA.Nella seconda parte è riportata una guida completa e sistematica su tutta la tematica inerente il Superbonus 110%.Il Testo è aggiornato con la Legge di Bilancio 2021 n. 178 del 30.12.2020 e con la Circolare Agenzia delle Entrate n. 30 del 22.12.2020.Antonella DonatiGiornalista professionista, ha al suo attivo diversi anni di giornalismo parlamentare con particolare attenzione all’approvazione delle misure di carattere finanziario e alle manovre di bilancio. In questo ambito si occupa espressamente di tematiche fiscali, contributive e previdenziali. È autrice di numerosi volumi, articoli e saggi in materia.
Antonella Donati | 2021 Maggioli Editore
20.00 € 19.00 €
Foto di copertina: iStock/AndreyPopov
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento