Superbonus per isolamento ambienti non riscaldati? Ok se si eliminano i ponti termici

Per le Entrate, non c’è dubbio! Quando si tratta di interventi complementari e accessori al fine di completare l’opera a regola d’arte anche le spese per le pareti “fredde” possono rientrare nell’agevolazione

Lisa De Simone 11/10/21

Coibentare le pareti del box interrato e/o il pavimento dei balconi e far rientrare la spesa nel Superbonus. Possibile? Sì, possibile se questi interventi sono necessari per eliminare i ponti termici.

In questo caso la detrazione spetta, senza se e senza ma. A ribadirlo l’Agenzia delle Entrate che nella risposta 665 del 6 ottobre scorso, conferma così quanto sostenuto giusto un anno fa con la risoluzione 60/2020 che già aveva aperto a questa possibilità.

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Secondo l’Agenzia, infatti, per valutare l’ammissibilità o meno delle spese bisogna considerare il risultato finale e quindi anche gli interventi di isolamento esterno degli ambienti non riscaldati necessari al miglioramento dei ponti termici degli ambienti riscaldati possono godere della detrazione.

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Il caso analizzato dalle Entrate

Ad interpellare le Entrate è stato un contribuente intenzionato ad eseguire una serie di interventi di consolidamento e di risparmio energetico in un mini condominio composto da due appartamenti al piano terra e al primo piano, e da due box nel seminterrato.

I chiarimenti richiesti riguardavano, appunto, la possibilità di far rientrare anche la coibentazione di queste ultime strutture nell’ambito dell’agevolazione, chiaramente dopo aver realizzato il cappotto su una superficie superiore al 25% di quella a confine con i vani riscaldati. Il tutto per per garantire un risultato ottimale.

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In sostanza a parere del contribuente anche la coibentazione del box e dei balconi dovrebbe essere oggetto di Superbonus quando serve ad evitare ponti termici e quindi a contribuire al miglioramento complessivo della coibentazione dell’edificio.

Una indicazione che ha trovato l’Agenzia del tutto d’accordo.

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Il primo Manuale di progettazione per la riqualificazione energetica sugli aspetti fiscali del Superbonus 110. Indicazioni pratiche sulla progettazione dell’efficienza energetica al fine di garantire il doppio salto di classe e le performance richieste dalla normativa in materia.

Superbonus per isolamento ambienti non riscaldati? Ok se si eliminano i ponti termici Manuale di progettazione

L’obbiettivo finale

Nella risposta, infatti, si sottolinea che oltre ai lavori che verranno eseguiti sulle facciate esterne degli ambienti riscaldati (ovvero lungo il perimetro del piano rialzato e del piano primo), l’Agenzia ritiene di poter dare il suo palcet alla detrazione anche per quelli effettuati sulle facciate esterne degli ambienti non riscaldati (ovvero lungo il perimetro del piano seminterrato e del piano sottotetto) nonché su alcuni elementi di aggetto (gronda e balconi).

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La motivazione è chiara: il Superbonus è ammesso “qualora il rispetto ed il miglioramento dei requisiti energetici previsti dalla normativa di riferimento venga opportunamente certificato dal competente tecnico abilitato, in relazione alle porzioni dell’isolamento esterno degli ambienti non riscaldati necessari al miglioramento dei ponti termici degli ambienti riscaldati (ovvero le porzioni di facciate delimitanti il sottotetto e l’autorimessa al piano seminterrato, lo sporto di gronda e l’intradosso e/o estradosso dei balconi)”.

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Agenzia ed ENEA su fronti opposti

In sostanza, a parete delle Entrate, non c’è dubbio che quando si tratta di interventi complementari e accessori al fine di completare l’opera a regola d’arte anche le spese per le pareti “fredde” possono rientrare nell’agevolazione.

Un parere che cozza con quanto sostenuto da ENEA che continua ad escludere questa possibilità.

A questo punto forse sarebbe il caso di un minimo di coordinamento.

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Foto:iStock.com/scalatore1959

Lisa De Simone

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