Superbonus e cappotto termico, ecco un’alternativa alle soluzioni tradizionali

L’isolamento dell’involucro rappresenta il primo dei tre interventi trainanti del 110%. Ecco perché risulta fondamentale scegliere un buon materiale come coibente che permetta alte prestazioni e possa adattarsi tu tutti i supporti murari. Vediamo nel dettaglio di che si tratta

Il patrimonio edilizio italiano è, dal punto di vista architettonico tra i più pregiati al mondo, in quanto di grande valenza storico-monumentale. La ristrutturazione degli edifici esistenti sembra, quindi, essere il futuro dell’edilizia in Italia, dove sono innumerevoli gli immobili, sia nelle periferie che nei centri storici, che dovranno essere convertiti a destinazioni utili alla collettività con criteri di sostenibilità e rispetto dell’ambiente.

Infatti, risulta fondamentale garantire l’efficientamento energetico a questi fabbricati, grazie anche l’inserimento di un cappotto termico che ne migliori le prestazioni e permetta anche l’accesso a detrazioni fiscali, tra cui il Superbonus 110%. Ma quale può essere un materiale resistente e duraturo, che abbia anche ottime caratteristiche igrometriche e resistenti al fuoco? Vediamo nel dettaglio.

Isolamento sostenibile certificato CAM, idoneo al Superbonus 110%

Come sappiamo, l’art. 119 del D.L. 34/2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020, definisce i tre interventi che permettono di accedere direttamente alla super detrazione fiscale per la riqualificazione energetica degli edifici.

L’isolamento termico dell’involucro rappresenta il primo dei tre interventi trainanti del Superbonus 110%. La realizzazione di un cappotto termico, in base al comma 2 del decreto, consente di realizzare anche altri interventi, cosiddetti trainati, che accedono (con i loro limiti di spesa) al Superbonus.

Oltre l’isolamento esterno e interno, la correzione dei ponti termici, dove ci sono strutture portanti o dei telai strutturali, può essere realizzata con pannelli isolanti minerali Multipor, utili anche alla resistenza meccanica e alla traspirabilità del materiale. Sono prodotti dall’azienda Xella, costituiti da idrati di silicato di calcio espansi e stabilizzati in autoclave. Alla base ci sono le materie prime: sabbia, una percentuale di cemento, calce, acqua e piccole quantità di additivi porizzanti. L’applicazione di materiali per natura deboli, come gli isolanti termici sulla facciata, una superficie soggetta a sollecitazioni termiche, igrometriche e meccaniche, richiama un problema di durabilità. Questi pannelli sono resistenti al fuoco ed evitano la propagazione di fumo e di gas all’interno dell’edificio.

Come prodotto vanta un processo produttivo sostenibile con minimi consumi di energia. Con la sua struttura compatta e stabile nel tempo, questo tipo di pannello conferisce all’abitazione un isolamento termico a cappotto duraturo e salutare, in grado di garantire sempre il massimo comfort dell’abitare nel risparmio di risorse naturali ed economiche.

Nel caso di realizzazione del cappotto su edifici esistenti, la permeabilità al vapore ed igroscopicità del materiale permette di mantenere l’equilibrio igrometrico delle vecchie murature.
Per la realizzazione di edifici a bassissimo consumo energetico come Passive Haus e case nZeb, è possibile abbinare il cappotto a murature in calcestruzzo cellulare Ytong.

Superbonus e cappotto termico, ecco un’alternativa alle soluzioni tradizionali 54 Casa Baggio Negrizzolo Michele Baggio
Figura 1. Casa Baggio- Negrizzolo- Michele Baggio.

La gamma di pannelli termoisolanti Multipor rappresenta un’alternativa pratica ed ecologica, perché realizzata a partire da materie prime naturali e priva di sostanze nocive.

Quindi, dall’isolamento esterno ed interno alla correzione dei ponti termici, dalla coibentazione di solai e coperture al risanamento delle murature contro muffa e umidità di risalita, ogni applicazione trova un prodotto adatto.

Il risultato è un isolante:

  • leggero (porosità superiore al 95% in volume);
  • salubre (esente da fibre nocive e da materiali sintetici);
  • traspirante;
  • che si applica a tutti i supporti murari e permette una buona prestazione nel tempo. Su edifici esistenti la permeabilità a vapore e l’igroscopicità del materiale permettono di mantenere l’equilibrio igrometrico alle vecchie murature;
  • con un ph basico interno, quando avviene l’innalzamento delle temperature superficiali e l’assorbimento di condense, inibisce la formazione di muffe;
  • che possiede l’attestato Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) e certificato Natureplus®.

Accesso alle agevolazioni fiscali: i criteri differenti per condomini ed edifici unifamiliari

Ecco come utilizzare il pannello Multipor per usufruire degli incentivi economici:

  • Il cappotto termico in questi pannelli permette di accedere alla fruizione del super incentivo, come intervento trainante sia per edifici unifamiliari che per edifici plurifamiliari;
  • per i condomini l’isolamento dall’interno in questi pannelli permette di godere degli incentivi fiscali come intervento trainato congiuntamente ad un intervento trainante;
  • per gli edifici unifamiliari l’intervento di isolamento interno con questi pannelli può essere considerato intervento trainante.

In tutti i casi il professionista tecnico dovrà verificare il rispetto delle prescrizioni del Decreto n. 34/2020.

Per saperne di più:

Multipor 

 

 

 

Ytong – Xella Italia srl

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Redazione Tecnica

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