Attenzione, il Superbonus (Ecobonus 110%) che sarà inserito nel decreto maggio, prevederà soprattutto interventi “pesanti”, e quindi di natura condominiale. Questo, perché l’obiettivo principale del Governo è quello di alzare il valore dell’importo medio degli interventi agevolati, abbandonando la versione passata dell’agevolazione che coincideva quasi esclusivamente con con l’installazione di nuovi infissi.
Che valore avranno invece micro-interventi e ristrutturazioni semplici? Ecco alcune utili specifiche e il primo commento di Ance sul Superbonus.
Ecobonus 110%, non vale per lavori in appartamento
L’ecobonus 110% è una grande novità per l’edilizia, prevede interventi di isolamento termico sull’involucro dell’edificio, sostituzione delle caldaie a gasolio con impianti a pompe di calore o con caldaie a condensazione, e interventi di prevenzione antisismica.
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Si sta studiando anche la possibilità di inserire all’interno del bonus 110% anche altri interventi, se avvenuti con lo stesso progetto: per esempio, il bonus facciate, che salirebbe dal 90% al 110% se l’intervento di rifacimento delle facciate è associato a quelli dell’ecobonus o del sismabonus, ma anche l’installazione dei pannelli fotovoltaici o la realizzazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche.
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Credito di imposta disponibile da subito
Un’altra importante novità contenuta nel decreto maggio è la possibilità data alle famiglie di incassare subito il credito di imposta maturato evitando di pagare l’anticipo per i lavori svolti. Questo permetterà di accelerare notevolmente gli interventi, dato che è comunque ammessa sempre la cessione del credito di imposta «ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari» banche o anche alle imprese e ai fornitori che realizzeranno i lavori con una formula che prevede «un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito di imposta , con facoltà di successiva cessione del credito». Anche in questo caso, quindi, l’impresa potrà applicare lo sconto sulla fattura e poi cedere il credito di imposta a una banca (>> sul tema: Ecobonus? Il fornitore può dire no allo sconto).
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Ristrutturazioni semplici, quali regole?
Varrà lo stesso meccanismo, quindi anche per tutti gli altri crediti di imposta al 50 e al 65 per cento per interventi di ristrutturazioni semplici e per interventi di risparmio energetico minori. Tra questi, ad esempio la sostituzione degli infissi.
Sarà inoltre ancora possibile incassare il credito di imposta nei cinque anni successivi all’intervento presentandolo in dichiarazione di redditi o in compensazione.
Ancora in sospeso la detrazione del 90% (anziché del 19%) per le polizze anticalamità sulla casa, se acquistate insieme a un intervento antisismico con cessione del credito di imposta del 110% alla compagnia assicurativa.
Cosa ne pensa Ance?
«Oggi il governo – ha detto il presidente dell’Ance, Gabriele Buia – ci ha illustrato le nuove misure al sostegno dell’economia, misure sicuramente importanti, come il rilancio dell’eco e sisma bonus che vanno nell’ottica di una maggiore sostenibilità di settore». L?associazione continua però a chiedere «maggiore attenzione da parte del Governo per un settore che è stato trascurato negli anni». Ance chiede infatti nuove misure, anche per gli investimenti pubblici: «Dobbiamo risolvere una volta per tutte queste situazioni rapidamente con un nuovo tavolo che ho chiesto alla Presidenza del Consiglio», ha detto Buia.
Ecobonus e bonus casa, i siti per l’invio dati a ENEA
Finalmente attivi i siti ENEA per l’invio della documentazione relativa ai lavori di efficienza energetica che possono beneficiare dei cosiddetti ecobonus o bonus casa conclusi nel 2020.
Il termine per trasmettere i dati all’ENEA è di 90 giorni dalla data di fine lavori; per tutti gli interventi conclusi tra il 1 gennaio 2020 e 25 marzo 2020, il termine di 90 giorni decorre dal 25 marzo 2020.
Per conoscere i casi pratici sull’Ecobonus:
>> Scarica l’ebook “Bonus casa 2020: più di 300 risposte a casi pratici”
Condominio, come gestire la Fase 2 Covid-19?
Guida operativa per amministratori di condominio con modulistica e aiuto nella gestione di:
- Assemblee condominiali a distanza
- Gestione della privacy e accesso agli estranei
- Pagamento delle spese condominiali
- Impugnazione delle delibere
- Sanificazione delle parti comuni
LA GESTIONE DEL CONDOMINIO NELLA FASE 2 DEL COVID 19
Questa nuovissima guida operativa, aggiornata al d.P.C.M. 26 aprile 2020, fornisce all’amministratore di condominio tutte le indicazioni per la corretta gestione delle attività condominiali nella fase 2 di graduale ripresa dopo l’emergenza sanitaria Covid 19. L’opera affronta diversi argomenti da un punto di vista pratico e procedurale, in particolare:- L’assemblea di condominio a distanza (criticità, istruzioni per organizzarla, modalità di conduzione, ecc.)- Il pagamento delle spese di condominio in epoca Covid 19- Impugnazione delle delibere in epoca Covid 19- L’uso in sicurezza delle parti comuni da parte dei condomini e per le attività di manutenzione- La sanificazione delle parti comuni- La posizione dell’amministratore di condominio (istruzioni generali anti contagio, istruzioni per gli animali domestici, per la raccolta differenziata, istruzioni per i condomini “seconde case”, ecc.)- Regolazione dell’accesso degli estranei al condominio- Privacy e Covid 19 Completa il manuale una sintetica raccolta di moduli per la convocazione in assemblea.Giuseppe BordolliMediatore e docente in corsi di formazione per le professioni immobiliari, è esperto di Diritto immobiliare con pluriennale esperienza in attività di consulenza per amministrazioni condominiali e società di intermediazione immobiliare. È collaboratore del Quotidiano condominio 24 ore, di Diritto.it e di varie riviste di diritto immobiliare. Autore di numerose pubblicazioni in materia.Gianfranco Di RagoAvvocato in Milano, abilitato al patrocinio presso la Suprema Corte di Cassazione, si occupa di diritto civile (www.studiolegaledirago.it). È altresì Giudice onorario del Tribunale Civile di Genova. È stato mediatore civile e formatore accreditato presso il Ministero della Giustizia in base al D.M. 180/2010. È altresì formatore in materia di diritto condominiale ed è stato Responsabile Scientifico in numerosi corsi di formazione e aggiornamento per amministratori condominiali in base al D.M. 140/2014. Affianca all’attività professionale quella di ricerca ed editoriale. Da quasi 20 anni collabora con il quotidiano “ItaliaOggi”, per il quale cura la sezione immobiliare, e con numerose altre riviste giuridiche. È autore di numerosi volumi in materia di condominio e locazioni, nonché di articoli e note a sentenza.
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