Edilizia scolastica: 12,7 milioni per danni da calamità o emergenze

Registrato il decreto del Miur: nonostante le attività straordinarie legate all’emergenza sanitaria attuale, quelle ordinarie non devono fermarsi

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Il comunicato del Miur è chiaro: l’emergenza in atto non può fermare gli interventi preventivati così necessari all’edilizia scolastica. Per questo è stato registrato il decreto del Miur che assegna risorse straordinarie agli enti locali che ne hanno fatto richiesta.

E mentre il Decreto Liquidità dedicato a imprese e professionisti è andato in GU, 12,7 milioni di euro sono stati destinati a interventi su danni agli istituti scolastici dovuti a eventi calamitosi o emergenze e garantire il diritto allo studio agli alunni.

Edilizia scolastica: 12,7 milioni per danni da calamità o emergenze

I Fondi arriveranno ad esempio al Comune e alla Città metropolitana di Venezia per 69 interventi su altrettante scuole danneggiate dall’alluvione dello scorso novembre, all’istituto del Comune di Leni dove gli studenti potranno seguire le lezioni anche quando per maltempo non potrà essere raggiunta la scuola di Lipari.

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O ancora alla scuola di Bosa (OR) dove, sempre per maltempo, si è verificato il crollo di un solaio e alla Città Metropolitana di Roma, in cui nove istituti secondari di II grado hanno subito danni a causa delle violente piogge dello scorso autunno.

Bisogna pensare al “dopo”

“Nonostante le attività straordinarie legate all’emergenza sanitaria attuale, l’attività ordinaria del Ministero non può e non deve fermarsi“, sottolinea la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

“Le esigenze delle scuole non sono scomparse con la chiusura degli istituti. Il nostro impegno per non lasciare indietro nessuno, in questo momento, è concentrato soprattutto sulla fornitura agli studenti di dispositivi digitali e connessioni per poter effettuare la didattica a distanza. Ma bisogna pensare anche al dopo, a quando si tornerà sui banchi e sarà quindi necessario accogliere nuovamente i nostri ragazzi in ambienti sicuri. L’erogazione di queste risorse agli enti locali le cui scuole sono state colpite da eventi calamitosi va esattamente in questa direzione”.

“Stiamo vivendo un momento di emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova il sistema di istruzione – aggiunge la Vice Ministra dell’Istruzione Anna Ascani – ma sappiamo bene che non dobbiamo trascurare nulla. È per questo che abbiamo liberato questi fondi che gli enti locali hanno richiesto. È importante garantire a ogni bambino e ragazzo la migliore formazione possibile. Dobbiamo intervenire tutte le volte in cui il diritto allo studio, anche a causa di eventi sui quali non abbiamo potere, viene compromesso. Il Ministero, come la scuola, non si ferma. Nessuno deve rimanere indietro”.

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