Il Decreto Cura Italia ha prorogato anche la validità dei certificati, tra cui il Documento unico di regolarità contributiva (Durc). Inizialmente non era chiaro se sarebbe stato incluso, ma grazie a un quesito posto da Inps, il Ministero del Lavoro ha risposto affermativamente.
Arrivano con il messaggio n. 1374 del 25 marzo 2020 le istruzioni operative sul rinvio dei termini disposto dal Decreto Cura Italia.
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Coronavirus, proroga Durc: validi fino al 15 giugno 2020
I Durc online, i documenti attestanti la regolarità contributiva, che nel campo “scadenza validità” riportano una data compresa tra il 31 gennaio 2020 e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.
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Nel caso in cui si debba fare nuova richiesta di verifica di regolarità contributiva, gli utenti dovranno utilizzare la funzione di “richiesta regolarità”, che consente la memorizzazione dei dati del richiedente utilizzabili dall’Inps per eventuali comunicazioni relative alla richiesta. La funzione di Consultazione, viceversa, non registra alcuna informazione di dettaglio del richiedente.
Proroga contributi INPS
Il messaggio n. 1374 del 25 marzo 2020 fornisce ulteriori istruzioni operative rispetto a quanto già disposto con la circolare n. 37 del 12 marzo in relazione alla sospensione degli adempimenti e dei versamenti contributivi in seguito all’emergenza coronavirus.
Per quel che riguarda le rateazioni già concesse o in corso di definizione, è stato già specificato che la sospensione si applica anche alle rate previste nei piani di ammortamento. Sono sospesi i pagamenti di tutte le rate, compresa la prima, la cui scadenza per il versamento rientra nell’arco temporale della sospensione, previsto:
– dal 23 febbraio e fino al 30 aprile per i comuni individuati nell’allegato 1 al DPCM del 1° marzo 2020 (zona rossa Lombardia e Veneto);
– dal 2 marzo e fino al 30 aprile per il settore turistico e alberghiero.
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Il Decreto Cura Italia ha inoltre previsto:
– la sospensione dei versamenti dei datori di lavoro domestico, il cui pagamento dovrà essere effettuato entro il 10 giugno 2020;
– l’estensione dei soggetti destinatari della proroga dei contributi INPS dal 2 marzo al 30 aprile 2020 (articolo 61, comma 2);
– la proroga fino al 31 maggio 2020 della sospensione per le associazioni sportive;
– la sospensione dei versamenti contributivi dall’8 marzo al 31 marzo 2020 per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 2 milioni di euro.
La ripresa dei versamenti è fissata nella generalità dei casi al mese di maggio, ed il pagamenti dei contributi sospesi dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 maggio ovvero a rate, da completare entro il mese di ottobre. Per le associazioni sportive la ripresa dei versamenti è invece fissata al mese di giugno.
Le regole sulla rateazione previste dalla circolare n. 37 del 12 marzo 2020 si applicano anche alle sospensioni disposte dal decreto Cura Italia. Entro la data di ripresa dei versamenti dovranno essere versate in un’unica soluzione delle rate dei piani di ammortamento ricadenti nel periodo di sospensione.
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Foto: iStock/SrdjanPav
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